In concomitanza con la fiera Art Basel, la città svizzera torna ad accogliere una miriade di installazioni contemporanee. Merito della rassegna “Parcours”, che trova spazio nella Münsterplatz di Basilea.
Sono 23 le opere site-specific protagoniste di Parcours, la rassegna curata per il terzo anno consecutivo da Samuel Leuenberger nell’ambito di Art Basel, la fiera che nei prossimi giorni vedrà giungere nella città svizzera gli appassionati di arte contemporanea. Anche quest’anno Parcours prenderà forma nel centro storico di Basilea, in particolare nell’area della Münsterplatz, coinvolgendo anche alcuni musei cittadini.
Telling Stories for the Future è il titolo della manifestazione appena inaugurata, sottolineandone il tema cardine, ovvero le potenzialità politiche dello storytelling, inteso come strumento per investigare la nostra esistenza. Un discorso multidisciplinare incentiva dunque il superamento di barriere e limiti sociali, economici, geografici ed etnici.
Fra i numerosi artisti coinvolti spiccano Thomas Struth con la serie Animals ‒ 10 fotografie installate nella Erste Kirche Christ, che fanno risuonare nello spazio un eloquente memento mori ‒ insieme a Elmgreen & Dragset, autori della scultura sospesa Hanging Rock, allestita nell’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig, una riflessione sui fenomeni naturali a partire da una serie di stereotipi attorno al tema della bellezza. Anche Pierre Huyghe evoca il mondo naturale in Exomind (Deep Water), collocato nel giardino dell’Allgemeine Lesegesellschaft Basel.
Sabato 16, invece, spazio alla Parcours Night, con un ricco calendario di performance ideate da artisti del calibro di Keren Cytter, Jean-Pascal Flavien, Ad Minoliti, Venuri Perera e Luke Willis Thompson, mentre Thomas Struth presenterà due performance musicali a opera di Maurizio Grandinetti e Walter Fähndrich.
[Immagine in apertura: Mark Manders con Zeno X Gallery, Tanya Bonakdar Gallery, Art Basel Parcours 2018]