"Picasso: The Vollard Suite" è la mostra che il museo di Canberra dedica a una celeberrima produzione dell'artista europeo. Un'occasione per apprezzare i 100 lavori di arte incisoria realizzati negli anni Trenta su commissione del gallerista Ambroise Vollard, dati alle stampe solo in un secondo momento.
Non un ordinamento cronologico, ma un filone tematico: a metà degli anni Cinquanta, è stato questo il criterio scelto dallo storico dell’arte Hans Bollinger per organizzare le 100 opere della celeberrima Vollard Suite. Realizzata da Pablo Picasso tra il 1930 e il 1937, l’intera serie è al centro del nuovo appuntamento espositivo della National Gallery of Australia, a Canberra.
L’istituzione culturale australiana, tra le poche realtà a livello mondiale a conservarne una versione completa del progetto artistico, lo presenta al pubblico fino al 24 settembre, rendendo così accessibile quella che viene considerata come una delle più grandi – ed enigmatiche – collezioni grafiche del Ventesimo secolo.
Suddivisa da Bollinger in The Plates, Battle of Love (Rape), Rembrandt, The Sculptor’s Studio, The Minotaur, The Blind Minotaur e Portraits of Ambroise Vollard, la Vollard Suite ha un’origine particolare e una storia da raccontare.
L’artista spagnolo, infatti, eseguì le 100 stampe calcografiche che la compongono su commissione del gallerista ed editore d’arte moderna Ambroise Vollard, il quale immaginava di pubblicarle in un prodotto editoriale riservato a un pubblico esclusivo. A Parigi e nel Castello di Boisgeloup – una proprietà di campagna, nei pressi della capitale francese, che Picasso aveva acquisito nel 1930 – l’autore di Guernica si dedicò all’incarico con particolare vigore e slancio.
In queste tavole ha esplorato temi complessi e potenzialmente inesauribili, come l’ambizione, la paura, il desiderio di immortalità, la fallibilità morale e fisica, la sessualità maschile, l’ossessione. Con riferimenti anche al classicismo e alla mitologia greca, le opere della Vollard Suite sono considerate al pari di “uno straordinario documento autobiografico”, capace di aprire un varco nella vicenda personale di Picasso, dando forma alle sue riflessioni di uomo – e artista – di mezza età, ai suoi desideri, alle aspirazioni legate anche alla relazione con la giovane Marie-Thérèse Walter.
L’incidente d’auto nel quale Vollard perse la vita nel 1939 segnò una battuta d’arresto per il progetto; al successivo scoppio della Seconda Guerra Mondiale le stampe restarono non pubblicate. La Vollard Suite acquisì forma compiuta solo all’inizio degli anni Cinquanta, quando venne data alle stampe con la denominazione che l’ha resa nota.
[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Taureau ailé contemplé par quatre enfants, The Vollard Suite, dicembre 1934]