Aperta al pubblico dal 23 giugno prossimo, la nuova mostra ospitata nelle sale di Palazzo delle Paure fa luce sulla produzione artistica di uno dei più importanti fotografi del Novecento. In settanta scatti, squisitamente in bianco e nero.
Parigi raccontata dai gesti, dai volti, dalle attività lavorative, dalle scene di vita quotidiana delle sue donne, dei suoi uomini, dei suoi bambini, degli innamorati e persino dei suoi animali: è un’immersione nel modo di vivere di una città, senza tempo e sempre affascinante, quella proposta dalla monografica in apertura a Lecco, dedicata a uno dei maestri dell’arte dello scatto.
Visitabile fino al 30 settembre, Robert Doisneau, pescatore d’immagini ripercorre la carriera del grande fotografo francese scomparso nel 1994. Doisneau, che amava paragonarsi a Eugène Atget, uno dei padri della fotografia del Novecento, è fortemente legato nell’immaginario collettivo alla capitale francese, da lui lungamente osservata e immortalata, tanto nei luoghi iconici quanto nelle vitali periferie.
La scelta di analizzare fotograficamente la città fu motivata dallo stesso artista, che ammise di essere spinto dal desiderio di “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”. Autore appassionato e prolifico – gli archivi di Robert Doisneau comprendono circa 450mila fotografie – Doisneau è diventato il più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia.
Le 70 opere in mostra a Lecco, nella cornice di Palazzo delle Paure, in piazza XX Settembre, sono unificate dal ricorso al bianco e nero e offrono un’interessante panoramica della sua produzione.
Nel percorso espositivo, scatti passati alla storia come Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Les pains de Picasso e Prévert au guéridon sono accompagnati da autoritratti e da immagini relative ai luoghi più cari per l’artista. Il risultato è una sorta di viaggio, durante il quale il visitatore può addentrarsi nei giardini di Parigi o passeggiare lungo la Senna, può percorrere tanto le strade del centro quanto quelle periferiche, può riscoprire la dimensione dei bistrot e delle gallerie d’arte del secolo scorso.
Accompagnata da un catalogo edito da Skira, Robert Doisneau, pescatore d’immagini costituisce la mostra di esordio di un programma triennale (2018-2020) messo a punto dal Comune di Lecco in collaborazione con ViDi – Visit Different.
Il ciclo proseguirà, sempre a Palazzo delle Paure, anche nei prossimi mesi: dal 19 ottobre al 20 gennaio 2019, sarà la volta di L’Ottocento lombardo. Da Hayez a Segantini, che approfondirà attraverso 50 opere dei maggiori autori del XIX secolo l’evoluzione artistica e l’ambiente culturale fioriti all’epoca in Lombardia.
[Immagine in apertura: Robert Doisneau, Les tabliers de Rivoli, Paris 1978 @ Atelier Robert Doisneau]