Figura cardine del movimento impressionista, Berthe Morisot non gode della medesima notorietà raggiunta dei colleghi. La mostra canadese punta lo sguardo sul suo talento, celebrandone l'originale, femminile punto di vista sul mondo.
È una rassegna itinerante frutto della collaborazione fra quattro sedi museali di fama mondiale, la mostra che ha appena aperto i battenti presso il Musée National des Beaux-Arts du Québec, nell’omonima città nordamericana. Nata dal dialogo fra quest’ultimo e la Barnes Foundation di Philadelphia, il Dallas Museum of Art e il Musée d’Orsay di Parigi, Berthe Morisot, Woman Impressionist ripercorre la carriera dell’artista e il suo ruolo chiave nella definizione dell’Impressionismo.
Una sessantina di opere pittoriche, custodite da istituzioni pubbliche e raccolte private, animano la prima monografica dedicata dal Canada alla Morisot, chiarendo il suo apporto fondamentale alla nascita del movimento impressionista e indagando lo sviluppo dell’arte moderna nella Parigi del secondo Ottocento.
Divenuta una figura di spicco nell’Avanguardia parigina fin dai primi anni Sessanta, Berthe Morisot salvaguardò e difese il suo approccio femminile alla pittura, indagando le tante sfumature della condizione borghese dell’epoca con uno sguardo capace di alleggerire i confini tra interiorità ed esteriorità, tra pubblico e privato.
Organizzata in base a un criterio parzialmente cronologico, la mostra canadese esplora sette ambiti tematici che ritmano la carriera della Morisot ‒ dalla pittura figurativa alle atmosfere parigine, dall’intimità domestica alla vita in studio ‒ restituendo un ritratto a tutto tondo di un’artista che ha lasciato il segno.