Say it with flowers! - dillo con un fiore - è un'originale mostra da poco inaugurata al Belvedere di Vienna che, visitabile fino al 30 settembre, permette al grande pubblico di conoscere la mutevole, profonda influenza esercitata dai soggetti floreali sugli artisti della città, nel corso dell'Ottocento.
Quante volte abbiamo sentito parlare del linguaggio dei fiori e, magari, ci è stato consigliato di comunicare il nostro sentire attraverso colori e profumi generosamente forniti dalla Natura!
Say it with flowers! – dillo con un fiore, appunto – è un’originale mostra da poco inaugurata al Belvedere di Vienna che, visitabile fino al 30 settembre, permette appunto al grande pubblico di conoscere la mutevole, profonda influenza esercitata dai soggetti floreali sugli artisti della città austriaca, nel corso dell’Ottocento. Proprio in ottemperanza a quell’adagio che vuole identificare nei fiori una sorta di “alfabeto” capace di trasmettere il nostro sentire, infatti, gli autori del secolo romantico per eccellenza hanno sviluppato nei confronti del tema una grande sensibilità, con esiti anche molto diversificati.
“Alla base della mostra c’è l’ipotesi che i dipinti floreali ci rivelino molti dettagli, ben oltre le questioni di stile“, ha spiegato Stella Rolling, alla guida del Belvedere. “I fiori ci raccontano dei cambiamenti sociali in corso all’epoca, dell’interesse collettivo per la flora tropicale e per quella alpina.”
Se le origini di questo genere pittorico affondano infatti nel Secolo d’Oro dell’arte olandese, così popolato di sontuose nature morte, gli oltre 100 lavori esposti a Vienna – tra dipinti e disegni, ma anche sculture e ceramiche – appartengono alla rinascita di questo filone artistico nel secondo Ottocento, dopo che la tradizione si era andata esaurendo e i fiori non esercitavano più il loro fascino su artisti e committenti.
Saranno artisti del calibro di Gustav Klimt ed Egon Schiele a rivitalizzare l’approccio al tema, di cui daranno interpretazioni originali capaci di dimostrarne tutta l’attualità. Non è un caso, infatti, che nel percorso espositivo siano presenti anche opere di artisti contemporanei, quali Gerard Richter e Willem de Rooij: ai giorni nostri, l’arte floreale è più viva che mai.