Abruzzo chiama Marocco, fra mostre e incontri

11 Luglio 2018


Si è indirizzata sul Marocco la quinta edizione di Stills of Peace and Everyday Life, il progetto internazionale, ospite di Atri, grazie al quale la Fondazione Aria punta ad attivare connessioni tra l’Italia e le culture del mondo. Il Paese nordafricano è stato infatti scelto ‒ dopo Pakistan, Spagna, Francia e Cina ‒ per l’annuale evento di tre giorni nel cui circuito sono coinvolte diverse città abruzzesi.
Nelle tre giornate di apertura, tra i vari appuntamenti, si è svolta Ma.Co/Maratona del Contemporaneo, un’iniziativa nella quale si sono confrontati, tra gli altri, galleristi, giornalisti e operatori della cultura, dando vita a un focus sul tema dell’integrazione sociale attraverso i linguaggi artistici contemporanei.

Robusto è anche il programma espositivo di Stills of Peace and Everyday Life, con mostre che restano aperte fino al 2 settembre prossimo. In Amazigh: Berberi del Marocco ‒ allestita al Museo Archeologico di Atri e curata dalla giornalista Sandra Fiore ‒ le opere di Luciano D’Angelo mostrano gli esiti del viaggio compiuto tra i monti dell’Atlante, alla scoperta della ricchezza culturale e dello stile di vita di questo popolo, “uomini liberi” (imazighen) che abitano luoghi isolati e difficili del Nord Africa da diversi millenni.

Sempre ad Atri saranno visitabili anche le mostre Materia Prima di Fatiha Zemmouri e Infinitamente di Alberto Di Fabio. Cambiando sede, a Chieti, il Museo Barbella ospita Fathiya Tahiri – Depth of the sea, con opere attraverso le quali l’artista delinea una sorta di “affresco epico”.