Dopo il grande successo della premiere canadese, la Cincinnati Opera accoglie la prima statunitense della pièce ispirata a uno degli album più celebri fra quelli realizzati da Roger Waters e compagni.
Si intitola emblematicamente Another Brick in the Wall l’opera che, sino alla fine di luglio, animerà il palcoscenico della Cincinnati Opera, debuttando negli Stati Uniti dopo la premiere canadese. Diretta da Dominic Champagne, l’opera prende le mosse da un indiscusso capolavoro musicale, contenuto nell’album The Wall, pubblicato dai Pink Floyd nel 1979.
Scandita dalle parole e dalla musica originali di Roger Waters, l’opera ruota attorno alle vicende di Pink, rockstar all’apice della fama, eppure dilaniata da demoni e ossessioni che mettono a dura prova il suo equilibrio. Ricoverato in una clinica, il rocker intraprende un viaggio allucinatorio attraverso la sua esistenza, ripercorrendone le tappe.
La vita di Pink si dipana davanti ai suoi occhi, costringendolo a fronteggiare i propri fantasmi lungo una spirale di cadute e nuova consapevolezza, che lo guiderà verso un nuovo inizio. In linea con le atmosfere evocate dall’album dei Pink Floyd, l’opera si configura come un dramma psicologico carico di pathos e suggestioni.
8 solisti internazionali, 48 coristi e 70 componenti d’orchestra portano in scena un lavoro di grande impatto, resa ancora più emozionante dal talento della Cincinnati Symphony Orchestra. Completano il mosaico una storia appassionante e le incredibili proiezioni video che accompagnano l’evolversi della trama.