Forte del successo conseguito nella passata stagione, con 650mila spettatori e 350 sale cinematografiche italiane coinvolte, da settembre si rinnova il progetto de La Grande Arte al Cinema. Con la proiezione della pellicola dedicata a Salvador Dalí.
Prodotto dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí e realizzato da DocDoc Films, è Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità il film con cui, in autunno, riprenderà il fortunato ciclo Grande Arte al Cinema. Esclusivamente nelle giornate del 24, 25 e 26 settembre, infatti, le sale cinematografiche aderenti proporranno il “film evento” che anticipa le celebrazioni, previste nel 2019, del trentennale della morte di uno più fantasiosi, irruenti e imprevedibili artisti del Novecento.
L’opera apre un varco nella vicenda umana e professionale di Dalí, stilando un suo ritratto a partire dal “fatidico” 1929. Nel corso di quell'”anno chiave”, l’artista entrò nel gruppo surrealista e conobbe la donna destinata a divenire la sua musa e ispiratrice, fino alla morte: Gala. Attraverso immagini e documenti, alcuni dei quali inediti, il film conduce lo spettatore nei luoghi più rappresentativi della vita di questo autore: dall’officina casalinga di Portlligat alla città natale di Figueres, dove istituisce il museo-teatro Dalí; da Púbol, dove si trova il castello in cui passa gli ultimi anni della sua vita, fino alla dimensione metropolitana di Parigi e New York.
Il progetto Grande Arte al Cinema ‒ forte del successo riscosso durante la scorsa stagione, nel corso della quale 650mila spettatori hanno preso parte alle varie proiezioni ‒, proseguirà fino alla fine dell’anno, con eventi a frequenza mensile. A ottobre ‒ il 22, 23 e 24 ‒ i riflettori saranno puntati su due degli artisti austriaci più significativi del Novecento. Verrà infatti proposto il film Klimt & Schiele. Eros e Psiche, che si apre nella notte del 31 ottobre quando, nel letto della sua casa, Egon Schiele muore prematuramente, vittima dell’influenza spagnola che colpì 20 milioni di persone.
Novembre sarà invece il mese degli impressionisti, con Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce ‒ al cinema il 26, 27 e 28 ‒, film nel quale viene ripercorsa la genesi di una delle più grandi ‒ e iconiche ‒ opere d’arte del secolo scorso. L’anno si chiuderà con L’uomo che rubò Banksy, in arrivo nei cinema italiani l’11 e 12 dicembre dopo la positiva accoglienza al Tribeca Film Festival. Diretto da Marco Proserpio, il docufilm si affida a un narratore d’eccezione ‒ Iggy Pop ‒ per raccontare non solo la storia dell’artista e writer inglese, ma anche le tante vicende che animano il panorama della Street Art internazionale, tra impegno politico, commercializzazione, conservazione e sistema dell’arte.