Dalle note ai grafici, fino ad arrivare alla riproduzione di disegni originali di notevole complessità: non c'è soggetto che Scribit, l'innovativo robot progettato da Carlo Ratti Associati, non sia in grado di riprodurre su una qualsiasi superficie verticale. Proprio quest facilità di utilizzo, unita alla possibilità di disegnare infinite volte sulle pareti di casa e dell'ufficio, spiega lo straordinario successo della campagna di crowdfunding terminata a inizio luglio.
Succede a tutti, nel corso di una permanenza prolungata in casa propria o anche nell’ufficio, di pensare che l’ambiente in cui viviamo e trascorriamo così tante ore della nostra giornata abbia bisogno di una “rinfrescata”. Finora, la soluzione più immediata restava quella di riorganizzare e spostare il mobilio o, ancora più semplicemente, tinteggiare le pareti.
E se invece diventasse possibile disegnare direttamente sulle pareti? E non una volta sola, ma a nostro piacimento, cambiando soggetto a volontà.
Questa ipotesi “fantascientifica” sta per divenire realtà: dopo la presentazione del prototipo ad aprile, durante il Salone del Mobile di Milano, il robot Scribit progettato da Carlo Ratti Associati è ormai entrato in produzione. Merito di una campagna di crowdfunding lanciata a giugno, che si è conclusa a inizio luglio sulla piattaforma Indiegogo con un risultato davvero soddisfacente: la campagna ha raccolto quasi due milioni di dollari, superando il budget prefissato di più del 3000%.
D’altronde, gli appassionati di design potevano forse farsi sfuggire l’occasione di introdurre in casa un oggetto così avveniristico?
Nello specifico, Scribit è un plotter verticale che può essere installato con una semplicità disarmante, in appena cinque minuti. Una volta applicato alla parete da decorare (che sia in vetro o intonaco è indifferente), il robot potrà disegnarvi, cancellare e ridisegnare nuovi contenuti per un numero illimitato di sessioni.
Oltre a essere connesso alla rete elettrica per l’alimentazione, Scribit è collegato a internet: è attraverso la rete che il robot acquisisce i soggetti da disegnare. Ma non si parla soltanto di disegni ed elaborati artistici: come qualsiasi stampante, anche questo nuovo congegno può riprodurre qualsiasi dato gli venga fornito: immagini e grafici, note di testo e messaggi.
In tempo reale, Scribit permetterà di vedere riprodotti a parete le nostre attività ideative. Attraverso un gesto, quello del disegno, che a dispetto dell’innovazione tecnologica in fin dei conti è “un atto primordiale, compiuto dall’umanità sin dalla nostra prima incisione nelle caverne”, come ha fatto notare lo stesso Carlo Ratti.
[Immagine in apertura: Carlo Ratti Associati, Dimostrazione live dell’utilizzo di Scribit, Salone del Mobile 2017, Milano, photo credits Giacomo Mangia]