Dopo la mostra al Museo del Novecento di Milano, la personale alla Galleria Sperone di New York, la performance della barca in marmo alla Biennale di Venezia e altri interventi in tutto il mondo, per l'artista cuneese è arrivato il momento della prima esposizione in terra tedesca.
Doppia sede espositiva, a Monaco di Baviera, per la prima personale di Fabio Viale in Germania. Fino al 30 settembre prossimo, infatti, il Glyptothek Museum e l’antistante Königslpatz accolgono una mostra senza precedenti, sviluppata in sinergia con la Galleria Poggiali. Per l’occasione l’artista originario di Cuneo ha scelto di presentare 11 opere, in larga parte di grandi dimensioni, capaci di testimoniare le diverse stagioni e fasi della sua produzione.
Tra queste Star-Gate, Aereo, Orbitale, Nike di Samotracia, Infinito, Door Release, Venere Italica (nell’immagine in apertura, un dettaglio), Anchor, ovvero lavori in grado di attivare una riflessione sull’impiego del marmo in diverse epoche. Proprio nella collezione dell’istituzione museale tedesca, infatti, sono presenti sculture, mosaici e rilievi dell’epoca classica e capolavori assoluti come il Fauno Barberini. Per lo spazio pubblico all’esterno del museo, Viale ha appositamente concepito Laocoonte.
Risultato di oltre un anno di lavoro, questo intervento si qualifica come
“la sintesi perfetta del recupero, attualizzato con uno scarto semantico, di capolavori del passato e dei suoi marmi tatuati“: a testimoniarlo la presenza di tatuaggi composti da immagini a colori sul corpo dello stesso Laocoonte.