Ha da poco aperto i battenti la rassegna interamente dedicata al suggestivo immaginario di Marc Chagall e alle incisioni ispirate alle favole di La Fontaine.
C’è tempo sino al 30 settembre per immergersi nell’universo immaginifico di Marc Chagall. Le favole e altre storie, la mostra allestita presso Villa Colloredo Mels a Recanati e curata da Andrea Pontalti. Attraverso una ristretta ma preziosa selezione di opere, la rassegna guida il pubblico alla scoperta della poetica di Chagall, ben sintetizzata dalle illustrazioni de Le Favole di La Fontaine.
Su richiesta del mercante d’arte Voillard, Chagall iniziò a illustrare i racconti di La Fontaine nel 1927, a Parigi, ricorrendo alla tecnica dell’acquaforte. Le 20 opere esposte a Recanati confermano le scelte stilistiche dell’artista, che dà risalto ai personaggi puntando lo sguardo sull’aspetto mitologico e universale della favola.
Amore, morte e follia umana sono solo alcuni dei temi affrontati da Chagall echeggiando gli intrecci delle favole, senza dimenticare l’eterno binomio uomo-natura, che trova nelle acqueforti un’ulteriore, e affascinante, declinazione. Inoltre le favole rappresentano per l’artista un forte stimolo a integrare il proprio bagaglio culturale e visivo con le novità derivanti dal trasferimento a Parigi dalla Russia, dando così forma a un linguaggio in costante evoluzione.
Due lavori pittorici completano il percorso espositivo ‒ Re David suona la cetra, del 1949-52, e Musicien et danseuse, del 1965 ‒ narrando “altre storie” che affondano le radici nelle tradizioni cui Chagall guarderà per tutta la sua esistenza artistica: i richiami alla Bibbia, la musica e l’universo folkloristico della natia Vitebsk.