A Siena, Linde Burkhardt rilegge la società degli Etruschi

12 Luglio 2018


Con la mostra Linde Burkhardt. Dalle gioie degli Etruschi. Un dialogo contemporaneo, il Santa Maria della Scala, a Siena, intende avanzare una possibile riflessione sul rapporto tra la vita quotidiana di oltre duemila anni fa e quella contemporanea. Nel percorso di visita, infatti, sette grandi tappeti ‒ realizzati fra il 2015 e il 2018, in lana e seta e annodati a mano dall’artista e designer Linde Burkhardt, cofondatrice dello studio Urbanes Design ‒ vengono presentati, secondo un criterio tematico, accanto a una selezione di materiali provenienti dal Museo Archeologico Nazionale della città d’arte toscana.

Sono le testimonianze archeologiche etrusche ad aver ispirato temi e soggetti raffigurati nei tappeti: risultano legati ad affreschi, bassorilievi o dischi di piombo nei quali si fa riferimento ad aspetti del mondo religioso e della società dell’antica popolazione del Centro Italia. A fornire un esempio del criterio scelto dall’artista sono, ad esempio, opere come Facoltà divinatoria, che intende evocare la pratica di osservazione del volo degli uccelli e delle viscere degli animali diffusa tra i sacerdoti etruschi, o Convivium, dalla quale emerge il ruolo del simposio/banchetto presso gli Etruschi.

Visitabile fino al 23 settembre, la mostra è stata curata da Debora Barbagli e François Burkhardt ‒ architetto e marito dell’artista ‒ e si avvale di un allestimento progettato dallo studio berlinese Urbanes Design.

[Immagine in apertura: Linde Burkhardt, Le ceramiche di Tanaquil, lana, 250 x 250 cm]