Un'installazione site-specific dell'artista membro del collettivo UVA (United Visual Arists) esplora la risposta fisica ed emotiva che gli individui sperimentano quando si muovono nello spazio urbano. Un'esperienza che è possibile provare all'interno del cortile dello spazio A / D / O, fino al 2 settembre.
Anche la Grande Mela ha la sua Design Week. La kermesse, che quest’anno si è svolta lo scorso mese di maggio, ha portato in città una ventata di innovazione, oltre a proposte di respiro internazionale relative a tutti gli ambiti della progettazione.
Ma è stata anche l’occasione per attivare una serie di iniziative che proseguiranno nel corso dell’estate newyorkese. Appartiene a questa categoria anche l’installazione presentata da Matt Clark, co-fondatore del collettivo UVA (United Visual Arists), nel cortile interno dello spazio A/D/O, a Greenpoint.
Compresa in un progetto promosso allo scopo di incoraggiare artisti e designer a misurarsi con gli spazi urbani della città statunitense, Spirit of the city rivela “lo spiazzamento e lo straniamento che si prova quando si cammina per una città nuova, il disorientamento e l’allucinazione. È inclusiva ed esclusiva. È minimal e strutturata, ma la luce le dà complessità“, ha affermato lo stesso autore.
Formata da un sistema modulare di colonne specchianti, disposte secondo una rigorosa griglia, l’installazione prende vita a partire dai movimenti degli utenti. “Mi interessava esplorare la risposta fisica ed emotiva di fronte a un ambiente urbano e a uno spazio transizionale” ha precisato Matt Clark, commentando i “giochi di luci” e i riflessi con i quali si misurano quanti si recano fino a Greenpoint per “addentrarsi” nell’opera.
[Immagine in apertura: Matt Clark, Spirit of the City, New York, 2018. Foto by Francesca Magnani per Artribune]