Pubblicato dalla testata Scientif Reports, a conclusione di un lungo lavoro di ricerca e documentazione multidisciplinare, un recente studio ha permesso di identificare l'antica sede del Portus Pisanus. Una questione che, per lungo tempo, ha alimentato il dibattito nella comunità scientifica e archeologica.
Un’attività produttiva estesa nell’arco di oltre mille, ovvero in grado di protrarsi dall’epoca romana al Medioevo, contribuendo alla crescita dell’antica città di Pisa: questo, in estrema sintesi, è “l’identikit” del Portus Pisanus.
Della storica infrastruttura, la cui esistenza è confermata dalle fonti storiche, si è a lungo cercato di identificare la collocazione geografica. Il tema, però, è finito ben presto per divenire oggetto di controversie e di dubbi tra gli studiosi. A porre fine all’annosa questione della corretta ubicazione del porto sono gli esiti di uno studio multidisciplinare pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
A determinare un’inversione di tendenza, rispetto alle ricerche condotte nel passato dagli specialisti del settore, sarebbe stata la scelta di associare dati desunti da diversi ambiti, in particolare l’intuizione di combinare tra parametri geologici e biologici. Avvalendosi del coordinamento di David Kaniewski dell’Università di Tolosa e della collaborazione dei tecnici dell’Università di Pisa e dell’Università di Bologna, la ricerca ha permesso dunque di identificare la posizione dell’antico sito, che risulta “connesso all’evoluzione della laguna di Santo Stefano ai Lupi, una località del livornese a sud di Coltano“, come indicano fonti della stampa locale.
Di particolare interesse è l’intera vicenda – storica e costruttiva – del Portus Pisanus, che affonda le proprie origini nel III e II secolo a.C.
Si tratta di una struttura portuale, come hanno precisato gli studiosi, che “divenne uno dei siti più importanti per il mondo mediterraneo e rimase tale per molti secoli; i dati mostrano che lo stesso processo geografico che ha portato alla sua formazione ha poi decretato anche la sua fine“. Si tratta infatti di un luogo “destinato a scomparire a causa delle dinamiche costiere e fluviali a lungo termine“. Sulla sua sorte hanno agito in maniera determinante le modifiche ambientali della costa e il successivo interramento, causato dalla stessa collocazione in un contesto deltaico soggetto al deposito dei sedimenti fluviali.
[Immagine in apertura: Bassorilievo rappresentante imbarcazioni,Torre pendente di Pisa. Photo by