La mostra allestita al Phoenix Art Museum fa immergere il pubblico in un’atmosfera totalmente virtuale, dove prendono forma gli iconici universi creativi di tre star della cultura pop internazionale.
È un’esperienza davvero suggestiva quella offerta dalla rassegna Moonage Virtual Reality, in corso, fino al 30 settembre, presso il Phoenix Art Museum. Basata sull’utilizzo della realtà virtuale, la mostra ripercorre la storia della cultura pop ‒ dalla moda all’arte alla musica ‒ fra gli anni Sessanta e gli Ottanta, prendendo come punto di riferimento tre icone dell’epoca: Andy Warhol, David Bowie e Kenny Scharf.
Sono loro i protagonisti dei tre film in realtà virtuale firmati da Travis Hutchison ‒ Billy Name’s The Warhol Silver Factory, Mick Rock’s Ziggy Stardust and the Spiders from Mars e Kenny Scharf’s Cosmic Cavern. Fotografie e video originali compongono un infinito universo stereoscopico nel quale il pubblico può immergersi usando il proprio smartphone collegato alla strumentazione fornita dal museo.
Ecco allora che i visitatori possono “accedere” alla storica Factory di Warhol grazie a una sequenza di scatti a opera di Billy Name, il fotografo che immortalò i tanti volti ospiti dello studio newyorkese, da Lou Reed a Nico fino a Edie Sedgwick. La pellicola dedicata a Bowie, invece, propone un rutilante tuffo nel leggendario tour Ziggy Stardust and the Spiders from Mars del 1972, narrato visivamente dalle istantanee di Mick Rock (cui si riferisce l’immagine in apertura).
Infine, Kenny Scharf’s Cosmic Cavern guida il pubblico all’interno del Day-glo di Scharf, un’installazione a 360 gradi dal sapore psichedelico, che richiama la prima versione della Cosmic Cavern realizzata dall’artista nel 1981, all’interno dell’armadio del piccolo appartamento newyorkese condiviso con Keith Haring.