Il 6 agosto 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti d'America sganciarono una bomba atomica sulla città di Hiroshima, in Giappone. Anche quest'anno, le vittime del tragico evento vengono ricordate a Bologna con una serie di poetiche lanterne galleggianti, in un'iniziativa promossa dal festival di cultura giapponese Nipponica.
In Giappone, nel corso dell’annuale festa dell’Obon, dedicata al culto degli antenati, falò e piccoli fuochi vengono accesi per guidare gli spiriti verso le case dei propri cari; al calar della sera, per accompagnare il viaggio di ritorno dei defunti vengono accese le lanterne galleggianti, poi collocate in canali e specchi d’acqua.
La ricorrenza, tradizionalmente prevista nel Paese per la metà di agosto, solo a Hiroshima viene anticipata di qualche giorno: cade infatti il 6 agosto, in ricordo delle vittime del primo bombardamento atomico della storia, avvenuto nel 1945.
Da 8 anni, anche Bologna promuove un’occasione commemorativa del drammatico evento, associandola a iniziative di beneficenza.
Il Sole di Hiroshima – questo il nome della cerimonia – si svolge proprio nel giorno dell’attacco, al Parco del Cavaticcio. Sulle acque del suo laghetto vengono adagiate le lanterne galleggianti che, chiunque lo desideri, può acquistare – a fronte di una piccola donazione, quest’anno a favore di due progetti – e personalizzare con disegni, pensieri o preghiere.
Il ricordo della tragedia della bomba atomica rivive dunque anche in Italia, attraverso questa iniziativa organizzata dal festival di cultura giapponese Nipponica.
Nel corso dell’appuntamento vengono proposte una serie di iniziative, destinate a un pubblico eterogeneo. In cartellone, quest’anno, la lettura-spettacolo Il primo sole (… nel resto buio), con Donatella Allegro e Nicola Bortolotti; la conferenza con Giorgio Amitrano – tra i massimi nipponisti italiani, nonché traduttore delle opere di Murakami Haruki, Yoshimoto Banana, Kawabata Yasunari e Miyazawa Kenji -, che racconterà il Paese visto e vissuto in prima persona e laboratori per bambini, solo per citarne alcune.