A partire da lunedì 6 agosto prende il via la kermesse “Stensen d’estate. Quando il cinema si fa meraviglia”. Curata da Fondazione Stensen, ha luogo in una cornice architettonica unica: il Teatro Romano di Fiesole, alla porte di Firenze.
Con il clamoroso incontro cinematografico tra la regista novantenne Agnes Varda e l’artista-fotografo JR (assieme nella foto in apertura), protagonisti del poetico e commovente film Visages Villages, che ridefinisce il ruolo della memoria e la forza delle immagini nella società contemporanea, prende il via la rassegna Stensen d’estate. Quando il cinema si fa meraviglia.
Curata dalla Fondazione Stensen di Firenze e promossa nell’ambito della 71esima Estate Fiesolana, l’iniziatiova riunisce il meglio degli ultimi 5 anni di cinema secondo la Fondazione stessa.
Fino a domenica 19 agosto, verranno dunque proposte le pellicole che hanno riscosso particolare consenso al cinema di viale don Minzoni; non mancheranno le serate speciali, con la proiezione dei film diretti dal vincitore del Premio Fiesole ai maestri del Cinema. Istituito nel 1966, quest’anno il riconoscimento è stato conferito al regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese Robert Guédiguian; tra le sue opere, in occasione della kermesse estiva fiesolana saranno proposti i film Le nevi del Kilimangiaro e La ville est tranquille.
L’iniziativa si svolge nella cornice unica del Teatro Romano; tutte le opere saranno proiettati su un grande schermo gonfiabile, una struttura di gomma di oltre 7 metri di larghezza che resta in piedi grazie all’aria pompata al suo interno. Si tratta di una tecnologia, sviluppata in Germania e unica nella provincia di Firenze, che costituisce un’alternativa alla classica impalcatura per l’installazione degli schermi tradizionali.
In merito al programma messo a punto, il direttore dello Stensen, Michele Crocchiola, ha sottolineato che si tratta di “un’antologia che cerca di bilanciare titoli già molto noti e film più particolari di autori riconosciuti a livello internazionale, con due successi dell’ultima stagione (entrambi sull’arte: Visages Villages ed Egon Schiele) e quattro serate più lunghe delle canoniche 2 ore, per poter godere del fresco di Fiesole fino a tardi. Abbiamo dato molta importanza all’elemento visivo perché il fascino della location meritava un cinema che fa della potenza dell’immagine un punto di forza, con il fantastico bianco e nero di Blancanieves, i virtuosismi di Bronson, la grande fantascienza di Interstellar, la fotografia di Bertrand in Human, la follia fiabesca della Parigi di Holy Motors.”