Cos'è che dà maggiore soddisfazione a un rocker? Le migliaia di fan, i concerti negli stadi pieni, le apparizioni televisive, le interviste e le feste a cui immancabilmente si è invitati? Dave Grohl ha una risposta molto più semplice, probabilmente la più autentica: il piacere di fare musica basta a se stesso. E lo dimostra nel suo nuovo progetto multimediale.
Un video in bianco e nero, un breve documentario incentrato su un’unica composizione, della durata di 23 minuti. Cosa può aggiungere, al panorama della musica contemporanea, una sola performance videoregistrata?
Non poco, in realtà, se l’autore del progetto si chiama Dave Grohl.
È il leader dei Foo Fighters, infatti, a essersi presentato in versione solista con un progetto dal titolo tanto semplice quanto significativo: Play, come il verbo che si utilizza in inglese non solo per “giocare”, ma anche per indicare che si suona uno strumento. Precisamente ciò che compie Grohl nel suo progetto solista multimediale; non una, ma ben sette volte.
Come dichiarato nell’introduzione scritta sul portale di Play, il progetto vuole “celebrare le soddisfazioni e le sfide del dedicare una vita a suonare e padroneggiare uno strumento musicale”. Il video mostra quindi “sfilare” sette Dave Grohl, uno per ciascuno strumento della performance: tre chitarre, tastiera, percussioni, batteria, basso.
Ma il sito (play.roswellfilms.com) permette di approfondire l’esperienza, focalizzando la visione del documentario su ogni singola esecuzione di Grohl; di più, è possibile decidere se sincronizzare il girato sull’audio multitraccia oppure isolare lo strumento che in quel momento il musicista sta suonando. Nota finale, è possibile poi misurarsi con lo stesso brano, scaricando dal portale gli spartiti originali.
Come giustamente ha chiosato l’Atlantic, il progetto non vuole tanto essere un’autocelebrazione della propria bravura, né un’esibizione di virtuosismo fine a se stesso. Stiamo pur sempre parlando di Dave Grohl, colui che in nome della più autentica passione per il rock ha girato l’America e realizzato l’epica serie Sonic Highways: un musicista che a dispetto del successo avuto – con i Nirvana prima, con i Foo Fighters dal 1994 – continua a dimostrare che la più grande soddisfazione dell’essere un rocker viene dal fare musica per il gusto di farla.
E il progetto PLAY non è che l’ultimo, multimediale, semplice eppure coinvolgente modo sperimentato da Grohl per trasmettere una passione decennale alle nuove generazioni. Non a caso, navigando fino al fondo del sito si trova una lista di organizzazioni, in tutto il mondo, dedicate all’educazione musicale. “Stai cercando un posto dove suonare?”, recita un invito. Da prendere alla lettera, parola di Dave Grohl.