Allestita nelle tre sale del piano nobile della Pinacoteca Civica di Como, la mostra "Giuseppe Terragni per i bambini: l’Asilo Sant’Elia" ripercorre la vicenda costruttiva della struttura per l'infanzia, ancora oggi in uso, progettata da uno dei più importanti architetti del razionalismo italiano.
Il ritrovamento nei depositi della Pinacoteca Civica di Como e nell’Asilo Sant’Elia, sempre a Como, di alcuni arredi d’epoca a misura di bambino, in parte realizzati su disegno dell’architetto Giuseppe Terragni, ha ispirato un progetto espositivo visitabile fino al 4 novembre nella città lombarda.
Compresa nel processo di rivalorizzazione della Pinacoteca Civica di Como – al centro di un percorso di rinnovamento dei propri spazi – la mostra Giuseppe Terragni per i bambini: l’Asilo Sant’Elia riunisce documenti storici, materiale fotografico, testi d’epoca, elementi d’arredo che ricostruiscono la storia dell’edificio progettato dall’architetto italiano, tra i più significativi autori della corrente razionalista.
Tra il 1936 e il 1937, Terragni si dedicò alla progettazione dell’Asilo Sant’Elia – oggi Scuola dell’infanzia “Antonio Sant’Elia”: un intervento che la mostra “intende far conoscere al visitatore, anche non particolarmente esperto d’architettura“, come hanno dichiarato i curatori Paolo Brambilla e Roberta Lietti, mettendo in evidenza soprattutto “la modernità del progetto di Terragni profondamente sensibile alle esigenze dei ‘piccoli uomini’, e anche la particolare valenza sociale dell’Asilo Sant’Elia, concepito in una zona periferica e particolarmente povera di Como e destinato a bambini le cui madri, oltre al pesante lavoro casalingo (di fronte all’asilo è ancora visibile uno dei tanti lavatoi comunali dove le donne si recavano a lavare i panni), erano impegnate come operaie negli opifici della zona, per lo più tessili“, hanno aggiunto.
Tra i pezzi esposti anche i piccoli arredi per i bambini, come la seggiolina “Lariana”, progettata da Terragni, i banchetti delle aule, gli armadietti spogliatoi e un lungo mobile contenitore, sempre di disegno dell’architetto, l’arredo dell’infermeria e un esempio originale della poltrona “Benita”, successivamente ribattezzata “Sant’Elia”.
Visitando la mostra, si è accompagnati da un sottofondo sonoro ideato dal regista Mario Pagliarani, realizzato a partire dalle registrazioni delle voci dei bambini che oggi frequentano questo asilo.