Aperto da pochi mesi, l'Atelier des Lumières occupa una fabbrica dismessa situata nella parte orientale di Parigi. Dotato delle più avanzate tecnologie digitali, sarà sede di mostre multimediali dedicate a grandi figure della storia dell'arte, ma ospiterà anche progetti di artisti e collettivi emergenti.
Prima estate di apertura per il nuovo Atelier des Lumières, primo museo d’arte digitale della capitale francese. A un paio di mesi dall’inaugurazione, il nuovo indirizzo per gli appassionati di arte e new media ospita due mostre. In perfetta sincronia con gli appuntamenti promossi a Vienna, in occasione dell’anno commemorativo del Modernismo, anche la neonata istituzione parigina rende omaggio – secondo la prima cifra stilistica – a Gustav Klimt e alla Secessione viennese.
L’Austria è protagonista anche dell’esposizione multimediale dedicata a Friedensreich Hundertwasser, l’eccentrico pittore, scultore e architetto originario di Vienna, scomparso nel 2000.
L’Atelier des Lumières è stato ricavato in un’ex fonderia nell’XI arrondissement, nella parte orientale di Parigi. La sua nascita ha permesso di riqualificare una fabbrica dismessa, costruita nell’Ottocento, della quale è stata recuperata la struttura in acciaio originale.
L’intervento è stato curato da Culturespaces, una società specializzata in esposizioni artistiche immersive che ha già sviluppato il concept, con significative esperienze pregresse in questo stesso settore, oggi in grado di sollecitare un pubblico sempre più trasversale.
Il complesso, forte di oltre 3mila metri quadrati complessivi, è diviso in due “macro-aree”, La Halle e Le Studio. In quest’ultima zona, più raccolta, i visitatori potranno conoscere gli artisti della scena contemporanea, secondo un programma focalizzato sulla digital art.
Ben 140 i videoproiettori installati nel principale spazio espositivo, allo scopo di consentire lo sviluppo di allestimenti multimediali di grande impatto visivo e cicli di proiezioni digitali dedicati alle grandi figure della storia dell’arte, anche contemporanea.
Fino all’11 novembre resteranno aperte Gustav Klimt e Hundertwasser, in the Wake of the Vienna Secession , entrambe create da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto, Massimiliano Siccardi con la consulenza musicale di Luca Longobardi.
Poetic_Ai, opera immersiva del digital creation studio Ouchhh, sarà invece fruibile solo fino alla fine di agosto.
[Immagine in apertura: Atelier des Lumières, Parigi, una veduta della mostra dedicata a Gustav Klimt © Culturespaces / E. Spiller, fonte www.atelier-lumieres.com]