Continua a crescere la Youth Orchestra di Los Angeles, che promuove tra i più influenti programmi di educazione musicale degli Stati Uniti: anche per questo, si doterà di una nuova sede progettata dall'architetto Frank Gehry e dal suo studio.
È prevista per la prossima primavera l’apertura del cantiere del nuovo complesso progettato dall’architetto canadese Frank Gehry. Alla soglia dei 90 anni, il progettista noto su scala globale per la marcata impronta scultorea di molti dei suoi interventi – dal Walt Disney Concert Hall di Los Angeles al Guggenheim Museum Bilbao, solo per citarne alcuni tra i più noti – cambia tono, scegliendo un registro più sobrio.
Su incarico della Filarmonica di Los Angeles, lo studio Gehry Partners ha infatti sviluppato il progetto per il nuovo Judith e Thomas L. Beckmen YOLA Center, a Inglewood. Sarà la prima struttura permanente appositamente costruita per ospitare le attività della Youth Orchestra di Los Angeles (YOLA), prestigiosa istituzione attiva nella formazione musicale.
L’intervento – per la cui realizzazione è stato annunciato un investimento di oltre 14 milioni di dollari – prevedere l’adeguamento funzionale di un edificio esistente, la ex filiale della Security Pacific Bank. Una volta ultimato, il complesso – che nelle speranze di Frank Gehry dovrà essere “un luogo dove gli studenti possano sentirsi a proprio agio, sicuri e benvenuti mentre imparano ad esprimersi attraverso la musica“, ma anche “un centro per la comunità, in grado di accogliere spettacoli di tutti i tipi” – manterrà parzialmente alcune delle finiture esterne esistenti: vetro, metallo, mattoni e piastrelle saranno restaurati, laddove possibile; altrimenti si procederà alla loro sostituzione.
Una varietà di spazi contraddistinguerà l’opera, che disporrà di ampie sale per prove condivise, ma anche ambienti più raccolti, destinati allo studio e alle esercitazioni in forma individuale.
Cuore dello Judith e Thomas L. Beckmen YOLA Center sarà il cosiddetto performance space, progettato per essere riconfigurato, secondo necessità, in due spazi di dimensioni più contenute. Tra le novità dell’impianto anche un volume, posto sopra l’attuale copertura, definito da pareti in vetro: darà vita a una sorta di “effetto lanterna” nelle ore serali, consentendo nello stesso tempo alla luce naturale di fluire all’interno durante il giorno.