Cosa succede nella Capitale in quelle lunghe notti d'estate di inizio agosto? Cosa ne è, in particolare, di tutte quelle persone che continuano a vivere Roma a dispetto di coloro che sono andati in vacanza e, per questo, la vedono trasformarsi in un "deserto"? Sfruttando questa metafora di uso comune, un collettivo di autori propone una curiosa iniziativa: attraversare la Capitale proprio come se fosse un territorio inesplorato, camminando da un punto all'altro della città fino all'alba.
Per 15 giorni, a partire dall’1 agosto, l’Estate Romana offrirà anche un’iniziativa a misura di nottambuli. Merito del collettivo Stalker e del gruppo No Working, che anche quest’anno – per la seconda edizione – ripropongono A-ghost city [Nightwalks], una serie di quattro camminate per la Capitale in orari decisamente “insoliti” per un’iniziativa culturale, ovvero dalle 22:30 alle 7 del mattino dopo.
Si tratta di un “viaggio nel deserto d’agosto“, avvertono gli organizzatori: un’esperienza da vivere in prima persona, dal momento che in questa estemporanea carovana nomade a ciascuno vengono insegnati compiti e mansioni da svolgere durante il percorso.
Se Roma d’agosto è un deserto, sostengono i promotori dell’iniziativa, perché allora non “sfruttare” questa singolare condizione per sperimentare direttamente la pratica nomade dell’attraversamento? “Dentro e fuori, incubi e sogni, memoria, realtà e immaginario si tessono nell’esperienza dell’attraversamento a cui lo spazio del deserto costringe, si confondono sulla sconfinata linea dell’orizzonte, linea che solo a tratti si increspa attirandoci verso qualcosa che, lontana, non capiamo se reale o immaginaria, se fantasma di un passato rimosso o miraggio di un futuro desiderato.”
La speranza è quella di fare tesoro di un tentativo pratico di ri-disegnare la geografia (intesa in senso sociale) della Capitale: unire le tante comunità “in esilio nel deserto romano d’agosto” e riportarne le voci – come pure i sogni e le speranze – anche l’indomani, “alla luce del sole”.