La celebre indagine dell’artista piemontese attorno all’iconografia della Pietà sta per tradursi in un’azione performativa, che avrà luogo su una spiaggia di Lampedusa il 23 e 24 agosto.
È una ricerca appassionata quella che Fabio Viale dedica da anni al tema iconografico della Pietà, interpretato dall’artista piemontese attraverso la sua materia d’elezione: il marmo. Per due giorni, il 23 e il 24 agosto, Souvenir Pietà (Madre) sarà installata su una spiaggia di Lampedusa, rendendo ancora più profondo il legame fra la poetica di Viale e l’attualità.
L’opera – una replica in scala 1:1 della Pietà Vaticana di Michelangelo Buonarroti, dalla quale è stata eliminata la presenza del Figlio – sarà rivolta verso la Libia, veicolando un messaggio universale di accoglienza e di umanità, in un clima incerto come quello contemporaneo.
L’azione, realizzata con il supporto della Galleria Poggiali e del Comune di Lampedusa, racchiude in sé la memoria dell’opera di Viale, che richiama Souvenir Pietà (Cristo), datata 2007 e legata al medesimo soggetto, privato, in quella occasione, della figura della Madre, e Lucky Ehi, presentata durante l’apertura della sede milanese della Galleria Poggiali. Allora Viale aveva invitato un giovane nigeriano di religione cattolica, sfuggito a morte e persecuzione e conosciuto in un centro di accoglienza per rifugiati di Torino, a occupare il posto del Figlio tra le braccia della Madre, divenuta figura universale.