Bizzarrie, eccessi e curiosità della scena architettonica contemporanea di uno dei Paesi più enigmatici del mondo sono al centro del nuovo libro del giornalista e critico del Guardian: oltre 200 fotografie, affiancate da incisive didascalie, conducono il lettore in un inedito viaggio.
Se vi raccontassero che dietro alla compatta mole degli edifici governativi e residenziali di Pyongyang si cela un microcosmo di interni curiosi e stravaganti, contraddistinti da inaspettati colori pastello, ci credereste?
A dare consistenza a questa affermazione, attraverso un’aggiornata documentazione visiva, è Inside North Korea, il libro curato da Oliver Wainwright – giornalista e critico di architettura e design, nonché fotografo della testata inglese The Guardian – pubblicato dalla casa editrice Taschen.
Il volume, che nel mese di ottobre sarà presentato al Taschen Store di Hong Kong – è una raccolta di circa 200 fotografie, accompagnate da didascalie e da un saggio introduttivo nel quale l’autore ripercorre la storia e lo sviluppo della capitale nordcoreana.
Così facendo, il lettore riesce ad accedere all’interno di uno dei Paesi più enigmatici – e impermeabili alle “sollecitazione esterne” – del mondo.
Rasa al suolo dai bombardamenti della Guerra di Corea, la città di Pyongyang fu ricostruita dalle sue ceneri a partire dal 1953, divenendo l’incarnazione della visione della società di Kim Il Sung. La sua singolare vicenda, che sta proseguendo con il processo di espansione senza precedenti sostenuto dall’attuale leader, Kim Jong-un, è indicativa delle modalità con cui l’architettura finisca per divenire uno strumento a servizio del potere e del consenso. “Trasformiamo l’intero paese in un paradiso socialista“, è uno degli slogan che identificano la politica edilizia del controverso uomo al vertice della Repubblica Popolare Democratica di Corea. A lui si deve l’attuale trasformazione di Pyongyang in una sorta di “parco giochi”, le cui atmosfere, efficacemente paragonate alle sognanti scenografie dei film di Wes Anderson, sembrano riuscire a diffondere un “torpore” capace di mitigare la realtà del regime autoritario.
In questo progetto editoriale Oliver Wainwright, che ha all’attivo esperienze come visiting professor in alcune delle più prestigiose scuole di architettura del mondo e ha lavorato come consulente della Architecture Foundation di Londra, è stato coadiuvato dal graphic designer Julius Wiedemann. “Le mie fotografie sono un tentativo di offrire uno scorcio all’interno della Corea del Nord, rivelando Pyongyang come un luogo di palazzi colorati e di interni color pastello“, ha dichiarato in merito.