Entro il 2022 il museo danese sarà in grado di accogliere i visitatori offrendo loro una sede rinnovata e percorsi espositivi innovati e affascinanti. A occuparsi del design espositivo sarà la società olandese Tinker Imagineers, che proprio in Danimarca si occupa già delle mostre del nuovo Tirpitz Museum di Blåvand, lungo la costa occidentale.
Destinare tutela, cura e ricerca alla Terra è un’azione non più procrastinabile. Ne sono convinti anche in Danimarca, dopo importanti novità – e investimenti – sono stati annunciati a favore del Natural History Museum of Denmark, istituzione legata all’Università di Copenaghen.
“Negli ultimi anni, il clima è stato estremamente imprevedibile. Le persone stanno diventando sempre più consapevoli dei cambiamenti climatici causati dall’attività umana. Ma come ci occupiamo di questo? Al Museo di Storia Naturale della Danimarca vogliamo prendere l’iniziativa e aiutare a democratizzare la scienza, rendendo disponibile a tutti questo importante sapere“, ha affermato il direttore del museo Peter C. Kjærgaard, commentando la notizia della donazione di 166 milioni di DKK a favore della sua istituzione.
Si tratta di fondi che verranno impiegati nel rinnovamento della sede espositiva – l’apertura al pubblico del nuovo museo è stata annunciata per il 2022 – ma destinati anche al completo ripensamento delle esposizioni permanenti.
Sul fronte espositivo, in particolare, il museo ha scelto di affidarsi alla società olandese Tinker Imagineers, già attiva nel Paese sul medesimo fronte nel Tirpitz Museum di Blåvand, progettato dallo studio BIG all’interno di un dismesso bunker situato lungo la costa occidentale. Tinker Imagineers si è aggiudicata il concorso internazionale dedicato, al quale hanno preso parte le principali aziende di design espositivo a livello internazionale.