Si deve al Victoria and Albert Museum di Londra la pubblicazione sul web dei taccuini del genio rinascimentale, lasciati in eredità al museo britannico da John Forster.
Mescola desiderio di conservazione e volontà divulgativa, la decisione del Victoria and Albert Museum di Londra di digitalizzare i preziosi taccuini di appunti appartenuti a Leonardo da Vinci e trasmessi in eredità al museo britannico nel 1876 da John Forster, insieme agli altri importantissimi esemplari letterari che componevano la sua biblioteca.
Grazie all’uso della moderna interfaccia di sviluppo IIIF ‒ International Image Interoperability Framework, l’istituzione londinese ha potuto digitalizzare i taccuini leonardeschi preservandoli dalle insidie del tempo e garantendo la possibilità di studi più approfonditi, complice la possibilità di cogliere i dettagli delle parole scritte, rigorosamente da destra verso sinistra, dall’artista-ingegnere rinascimentale.
Finalmente disponibili online, i taccuini redatti fra il 1480 fino al 1505, durante il soggiorno milanese presso la corte di Ludovico Sforza, confermano la “doppia anima” di Leonardo: ingegnere dalla conoscenza tecnico-scientifica sconfinata e artista visivo dal talento inarrivabile.
[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci, Codex Forster, 3 volumi © Victoria and Albert Museum, London]