Palazzo Mazzetti, ad Asti, ospita oltre centocinquanta opere dell’artista originario di Vitebsk. Offrendo un viaggio cronologico e tematico attraverso la sua densa produzione, dal 1925 fino alla morte.
C’è tempo fino al 3 febbraio per ammirare la mostra Chagall. Colore e magia, allestita presso Palazzo Mazzetti ad Asti, con la curatela di Dolores Durán Úcar.
Dipinti, acquerelli, disegni e incisioni ripercorrono la lunga carriera di Marc Chagall dal 1925 al 1985, anno della sua morte, facendo immergere il pubblico in un universo visivo nel quale confluiscono originalità, poesia e tradizione.
Seguendo la linea del tempo, ma anche i principali nuclei tematici affrontati dall’artista, l’esposizione regala al pubblico l’opportunità di conoscere da vicino lo stile di Chagall, sempre al confine tra atmosfere sognanti e profonde radici storiche, individuabili nelle origini dell’artista e nella convergenza, all’interno delle sue opere, di suggestioni culturali derivanti dalla tradizione ebraica, russa e occidentale.
Le 7 sezioni della mostra pongono in evidenza le tante sfumature che animano l’immaginario di Chagall ‒ dai rimandi alla tradizione russa, legati alla sua infanzia, alla spiccata religiosità che emerge dai lavori dedicati alla Bibbia; dal dialogo con la letteratura e la poesia, esemplificato dalle incisioni ispirate ai testi di Jean Girardoux e di altri scrittori per il volume I sette peccati capitali, fino all’interesse per la Natura e gli animali che caratterizza le acqueforti delle Favole di La Fontaine.
E, ancora, il mondo del circo e l’amore per la vita, cuore pulsante dell’intera produzione di Chagall, declinato nel legame con Bella e con la sua terra d’origine ed echeggiato da opere come Les amoureux à l’âne bleu e Le Rêve. Non mancano preziosi capolavori custoditi nell’ambito di raccolte private e raramente esposti al grande pubblico.