È una mostra imponente, quella che la città di Venezia dedica a uno dei suoi artisti più celebri. Con un doppio focus espositivo, a Palazzo Ducale e alle Gallerie dell’Accademia.
Una delle rassegne più attese della nuova stagione espositiva sta per alzare il sipario nel cuore di Venezia. Stiamo parlando di Tintoretto 500, l’omaggio che la sua città d’origine dedica a un caposaldo dell’arte italiana. Dal 7 settembre al 6 gennaio 2019, Palazzo Ducale e le Gallerie dell’Accademia faranno da cornice a un vero e proprio viaggio attraverso la storia creativa di Jacopo Robusti, universalmente noto come Tintoretto.
Frutto del dialogo tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la National Gallery of Art di Washington, dove la mostra andrà in scena a partire da marzo 2019, il progetto Tintoretto 500 evoca la memoria dell’artista veneziano nel 500esimo anniversario della sua nascita, prendendo in esame lo sviluppo della sua pittura rivoluzionaria e individuandone le peculiarità stilistiche attraverso 50 dipinti e 20 disegni autografi provenienti dalle più famose raccolte internazionali, oltre che dalla stessa Venezia.
Si intitola Il giovane Tintoretto la sezione della mostra allestita presso le Gallerie dell’Accademia, che aderiscono con entusiasmo al progetto ospitando un focus sul primo decennio di attività dell’artista e sul fervido contesto in cui diede il via alla propria carriera. La monografica Tintoretto 1519-1594, negli ambienti di Palazzo Ducale, sposta invece l’attenzione sul periodo compreso fra gli anni Quaranta del Cinquecento e gli ultimi lavori, restituendo così un’immagine a tutto tondo dell’operato di Tintoretto.
Sono numerose le sedi veneziane che prenderanno parte alle celebrazioni dell’importante anniversario, come la Scuola Grande di San Rocco, custode di alcuni poderosi cicli pittorici, e la Curia Patriarcale, le cui chiese conservano splendidi capolavori del Tintoretto. Fondamentale, inoltre, il supporto di Save Venice Inc., che ha sostenuto l’esame scientifico e il restauro di ben 18 dipinti dell’artista conservati a Venezia e della sua tomba.