Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si apre all’arte contemporanea

1 Settembre 2018


È affidato all’opera Animale ‒ Vegetale (Il Cuore) dell’artista e designer italiano Marcantonio il compito di inaugurare Arteparco, il progetto di arte sostenibile nei boschi che debutta questo weekend nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A partire da oggi, sabato 1 settembre, infatti, la nuova iniziativa ‒ appositamente ideata dall’agenzia di comunicazione Paridevitale, realizzata con Ente Parco e Comune di Pescasseroli, in collaborazione con BMW Italia e Sky Arte ‒ arricchirà ulteriormente un contesto naturalistico unico a livello mondiale. Nello storico parco sarà dunque possibile imbattersi in interventi site specific realizzati a frequenza annuale.

Con Animale ‒ Vegetale (Il Cuore) ‒ accessibile da Pescasseroli, Sentieri C1 e C2 ‒, i visitatori avranno dunque “la possibilità di scoprire nella cornice stupefacente delle nostre montagne un’opera che condivide i nostri valori e la nostra visione“, ha sottolineato Antonio Carrara ‒ Presidente del Parco ‒, ricordando che “la natura stessa qui è un’opera d’arte che va protetta e salvaguardata con la stessa cura che rivolgiamo a una scultura del Bernini o al Colosseo“.

Originario di Massalombarda (Ravenna) e di base a Cesena, Marcantonio lavora nel territorio di confine tra arte e design; ad attestarlo c’è la sua produzione, che include pezzi d’arte unici e oggetti di design. Tra i suoi lavori più noti la lampada Monkey Lamp best seller per Seletti; consolidata è la collaborazione con la Galleria Rossana Orlandi di Milano. Per questa occasione, Marcantonio ha concepito una scultura in legno di betulla laccato che intende legarsi, non solo metaforicamente, alla natura circostante. Animale – Vegetale (Il Cuore) si sviluppa infatti intorno a un albero del bosco e impiega una forma “archetipica”, altamente simbolica e comune fin dall’infanzia.

Forse amiamo gli alberi perché ci ricordano molti sistemi, come ad esempio le nostre vene, le nostre conoscenze, il nostro sistema nervoso, o le possibilità della nostra vita, in cui ogni diramazione e ogni scelta portano a uno scenario diverso“‒ ha raccontato Marcantonio. “Il mondo vegetale è più antico del nostro e molti degli alberi del Parco sono più vecchi di noi, continuano a produrre l’ossigeno che alimenta la nostra vita. Perché non dar a questo Parco il nostro cuore? Un cuore che, come vene ha i rami di un albero, anche per ricordarci che vegetale e animale sono un tutt’uno“.