Il progettista di fama internazionale e il noto scrittore e critico si "incontrano" in un saggio pubblicato da Safarà Editore. Il risultato è una biografia tagliente, brillante e accurata, adatta anche a un pubblico di non specialisti.
“Straordinariamente piacevole da leggere… ricco di dettagli interessanti sul percorso professionale di Gehry e sulla sua personalità estremamente complessa“: con queste parole la testata Los Angeles Times ha commentato Building Art. Vita e opere di Frank Gehry, il saggio che il giornalista, critico e scrittore statunitense Paul Goldberger ha dedicato a uno dei grandi protagonisti della scena architettonica internazionale.
Pubblicato in Italia nel corso di questa estate da Safarà Editore, il volume ricorre a un “ritmo romanzesco” per ricostruire ‒ con dovizia di particolari ‒ il profilo del progettista canadese che, solo qualche giorno fa, ha preso parte alla presentazione del nuovo edificio che il suo studio si appresta a realizzare in California. Alla soglia dei 90 anni, l’architetto del Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e del Guggenheim Museum di Bilbao, solo per citare due tra le sue opere più note e coraggiose, viene raccontato da un autore altrettanto rilevante in ambito architettonico.
Già vincitore del Premio Pulitzer per la critica, Paul Goldberger è infatti stato il critico di architettura del New Yorker; dopo una carriera iniziata al New York Times e con all’attivo pubblicazioni come Why Architecture Matters, Building Up and Tearing Down: Reflections on the Age of Architecture e Christo and Jeanne-Claude, attualmente è collaboratore di Vanity Fair e docente alla New School. Da segnalare anche il distintivo aspetto grafico del volume: Building Art. Vita e opere di Frank Gehry è impreziosito da due tagli obliqui ‒ segno distintivo della casa editrice ‒ che lo rendono esso stesso “opera di design” e che ricordano il singolare linguaggio della produzione architettonica di Gehry.