Il nuovo film di Shirin Neshat è in tour nei musei italiani
Torino, Roma, Napoli, Prato, Bologna, Milano: sono queste le tappe previste per il tour di proiezione del nuovo film dell'artista iraniana Shirin Neshat. L'opera, Looking for Our kulthum, si ispira alla vicenda artistica e biografia della leggendaria cantante egiziana: scomparsa nel 1975, è ancora oggi considerata la più grande artista del mondo arabo del XX secolo.
Prende il via il 26 ottobre il “tour museale” del film Looking for Oum Kulthum, opera recente dell’artista visiva e regista iraniana Shirin Neshat. Dopo la prima mondiale a Venezia, in occasione della 74. Mostra Internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, il film sarà proiettato in una selezione di cinque musei e spazi espositivi distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Dopo Torino, da dove il percorso prende avvio in concomitanza con l’inaugurazione della personale di Shirin Neshat alla NOIRE contemporary art gallery – visitabile fino al 10 novembre prossimo – la pellicola che ricostruisce il profilo della cantante egiziana Oum Kulthum sarà proiettata all’Auditorium del MAXXI di Roma, nell’ambito di Videocittà (27 ottobre), al Museo Madre di Napoli (28 ottobre), al Centro Pecci di Prato (29 ottobre), al Cinema Lumiere di Bologna (30 ottobre) e alla Triennale di Milano (31 ottobre).
Vincitrice del Leone d’argento a Venezia per la migliore regia nel 2009, con l’opera cinematografica d’esordio Women Without Men, Shirin Neshat ha scelto con questo lavoro di “non fare un film biografico storico, ma di raccontare una storia personale, condividendo il mio punto di vista e le mie difficoltà di regista donna iraniana che cerca di fare un film su un’icona egiziana“, come lei stessa ha affermato nelle note di regia. Anche attraverso Looking for Oum Kulthum Neshat prosegue il proprio itinerario di esplorazione tra “diversi concetti e storie relative alle donne musulmane“, concentrandosi questa volta su una figura che ancora oggi, a più di 40 anni dalla scomparsa, continua a essere impressa nei cuori e nelle menti di milioni di persone in Medio Oriente.