A qualche mese di distanza dall'avvio delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla scomparsa del genio toscano, il Museo Teylers di Haarlem accoglie una mostra focalizzata sui suoi disegni. Tra le opere esposte fino al 6 gennaio prossimo, anche tre dei cinque studi preliminari che Leonardo fece dei discepoli per il celebre Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, a Milano.
Le celebrazioni a 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, avvenuta nel 1519, continuano ad acquisire l’aspetto di un grande evento internazionale, come era del resto prevedibile. Nel novero dei luoghi e delle istituzioni che si apprestano a rendere omaggio a uno dei più influenti artisti di sempre si inserisce anche il Museo Teylers di Haarlem, che a partire dal 5 ottobre 2018 sarà sede della prima grande mostra che i Paesi Bassi dedicheranno al poliedrico autore toscano.
Il progetto, che segue le precedenti esposizioni dedicate a figure altrettanto autorevoli come Michelangelo, celebrato nel 2005, e Raffaello, al centro di un appuntamento promosso nel 2012, è il risultato di un lungo lavoro.
In termini di “realizzazione di un sogno” si esprime oggi il museo olandese, che orienta il proprio sguardo verso uno dei più versatili e famosi artisti del Rinascimento attraverso un corpus di opere provenienti da tutto il mondo. La mostra, visitabile fino al 6 gennaio 2019, costituisce infatti l’occasione per vedere riuniti, nella medesima sede, oltre 30 disegni originali di Leonardo. Si tratta di opere di notevole pregio, concesse in prestito per l’occasione dalla Royal Collection Windsor, direttamente riferibile alla Regina d’Inghilterra, dal Museo Nazionale di Budapest, dall’Albertina di Vienna, dal Louvre di Parigi e, naturalmente, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Saranno inoltre esposte una selezione di opere dei seguaci di Leonardo, allo scopo di dimostrare come le peculiari modalità di rappresentazione delle emozioni, delle espressioni e dei corpi di matrice leonardesca siano state osservate con particolare interesse dai suoi contemporanei. L’artefice di capolavori come l’iconica Gioconda aveva perfezionato le sue capacità attraverso numerose ricerche, che includevano lo studio dell’anatomia. Si tratta di un’analisi tematica che il Teylers Museum proporrà per la prima volta, potendo contare anche sul contributo specialistico – nel fronte della curatela – di Michael Kwakkelstein, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte Olandese di Firenze.
Tra i “punti di forza” del percorso espositivo si segnalano i tre dei cinque studi preparatori ancora esistenti relativi a L’Ultima Cena, con il ritratto di Giuda; a queste opere il museo riserva uno spazio dedicato, allo scopo di consentire ai visitatori di cogliere la portata innovativa dell’intervento murario messo a punto per Santa Maria delle Grazie, a Milano.
Infine, una “presentazione speciale” associata alla mostra fa luce sull’eccezionale talento inventivo di Leonardo, che non fu solo artista, ma anche un ricercatore, uno sperimentatore e un uomo dalla curiosità senza limiti.
[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci, Testa di spalle di una giovane donna]