Dal 19 ottobre Palazzo Medici Riccardi, nel centro storico fiorentino, accoglie "Banksy. This is not a photo opportunity". Curata da Gianluca Marziani e Stefano S. Antonelli, la mostra ripercorre la carriera del celebre street artist dalla misteriosa identità attraverso venti immagini originali. Fino al 24 febbraio 2019.
A qualche settimana dall’annuncio del “nuovo corso”, Palazzo Medici Riccardi non tradisce le aspettative. Alle novità, già entrate in attività lo scorso 15 settembre, tra cui il restyling dei servizi di biglietteria e bookshop e l’avvio di laboratori e ad attività per bambini, famiglie e adulti, si aggiunge ora la notizia di una mostra che avrà come protagonista uno degli artisti più controversi e discussi degli ultimi anni.
Dopo il “colpo di teatro” andato in scena nei giorni scorsi al termine di un’asta da Sotheby’s, a Londra, partire dal 19 ottobre 20 immagini del misterioso street artist Banksy popoleranno le sale della dimora nobiliare dove vissero Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, nel cuore di Firenze.
Curata da Gianluca Marziani e Stefano S. Antonelli, Banksy. This is not a photo opportunity riunisce 20 delle 46 immagini su carta che l’artista originario di Bristol ha venduto, tra il 2002 e il 2009, tramite la sua “print house” Pictures On Walls in Commercial Rd. di Londra. Il soggetto di questi lavori sono gli interventi stradali che hanno contribuito a rendere così popolare l’autore che, come noto, ha fin dagli esordi scelto la strada dell’anonimato. Questi “affreschi popolari” hanno subito destini diversi: in parte rimossi, in altri casi sono stati rubati; talvolta è stato il tempo ha incidere sul loro aspetto, modificandoli.
Realizzata da MetaMorfosi, con il patrocinio di Firenze Città Metropolitana e il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione di Mus.e., la mostra riunirà le immagini più iconiche, divenute tali anche attraverso la condivisione sui social media. “Banksy, come fosse un Umberto Eco che ha scelto la strada al posto delle aule universitarie, somatizza le molteplici contraddizioni semantiche del nostro tempo – ha affermato Marziani. – In un’epoca dove analogico e digitale convivono per ovvie ragioni, dove la tecnologia velocizza i tempi ma cambia i parametri vitali, dove la Democrazia traballa in mille modi, in un mondo del genere ecco un autore che fa implodere i codici del narcisismo (la peggior patologia collettiva dei nostri giorni), restando invisibile ma lavorando su strade e luoghi pubblici, sgretolando con ironia i poteri forti, inventando icone urbane che somatizzano i nodi lampanti di questo millennio.”
Sarà possibile visitare Banksy. This is not a photo opportunity fino al 24 febbraio 2019.