4 Ottobre 2018
Un anno dopo l'esperienza di "Mies Missing Materiality", il padiglione progettato da Ludwig Mies van der Rohe per l’Esposizione Internazionale che si tenne a Barcellona nel 1929 torna ad aprirsi agli autori contemporanei. L'artista statunitense Spencer Finch ha progettato l'installazione temporanea "Fifteen Stones", ricreando il giardino di Ryōan-ji zen di Kyoto. L'opera, visitabile ed esperibile fino al 21 ottobre prossimo, incoraggia la meditazione e la libera interpretazione. A riguardo Finch ha sottolineato che si tratta di due tra i luoghi che più ama nel mondo, poiché "entrambi sono profondamente umani e per me sono anche incredibilmente simili per il tipo di pensiero che sono in grado di generare".
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas
Spencer Finch, Fifteen Stones. Padiglione di Barcellona, Barcellona. Fino al 21 ottobre 2018. Foto Anna Mas