Arrivano dalle collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino le opere esposte negli spazi del Complesso Monumentale di San Francesco, restaurato e restituito alla città di Cuneo nel 2011. La mostra ripercorre la stagione dell'Arte Informale, tra pittura e scultura.
Dopo Io non amo la natura, prosegue con Noi continuiamo l’evoluzione dell’arte il progetto di collaborazione della Fondazione CRC e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. A partire dal 24 ottobre, il Complesso Monumentale di San Francesco, nella ex Chiesa di San Francesco a Cuneo, accoglie una sessantina opere di pittori e scultori italiani attivi nel secondo dopoguerra.
Si tratta di lavori selezionati dal curatore Riccardo Passoni – Direttore della GAM – e provenienti dalle collezioni del museo torinese, che intendono ricostruire il quadro della produzione artistica italiana a partire degli anni Cinquanta del Novecento.
In particolare, la rassegna accende i riflettori sulle ricerche degli autori che si riconobbero nell’esperienza dell’arte informale, animati dal desiderio di “liberare la pittura e la scultura dal canone della rappresentazione figurativa o astratta“.
Artefici di questo nuovo percorso di ricerca, basato sulla centralità del segno, del gesto e della materia, furono autori come Alberto Burri, Lucio Fontana, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, il Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova), riuniti attorno al critico d’arte Lionello Venturi.
Il percorso espositivo, accessibile fino al 20 gennaio 2019, combina opere pittoriche e sculturee; le discipline plastiche sono rappresentate da artisti come Mirko Basaldella, Alberto Burri, Ettore Colla, Pietro Consagra, Nino Franchina, Franco Garelli, Umberto Mastroianni e Giuseppe Tarantino.
“Questa mostra ci regala l’occasione di investigare su un periodo storico in cui in Italia prende avvio un nuovo percorso di ricerca espressiva“, ha anticipato il curatore Passoni. “Avremo la possibilità di rileggere in una visione di insieme il ruolo dei protagonisti di quella ricca stagione artistica che si sono affacciati consapevolmente sui nuovi temi e fermenti internazionali.”
[Immagine in apertura: Antonio Sanfilippo, Nero e rosso (Schema astratto 28/55), 1955,
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino. Acquisto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT dalla sig.ra Antonella Sanfilippo, 2003]