Gli studenti e i professori del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna hanno concluso la prima fase dei lavori di manutenzione e ripulitura del relitto dell’aereo, coinvolto nell'ancora irrisolta Strage di Ustica.
Si è appena conclusa, al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna, la prima tranche dei lavori di manutenzione e ripulitura del relitto dell’aereo Itavia, una serie di interventi progettati e realizzati dagli studenti e dai professori del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il museo bolognese è noto per essere il luogo dove si conservano i resti del velivolo DC9 I-TIGI della compagnia Itavia che, partito da Bologna con destinazione Palermo, precipitò al largo di Ustica 38 anni fa, il 27 giugno 1980, provocando la morte di 81 persone.
Questo intervento, che va ad aggiungersi alle migliorie già realizzate quest’anno in occasione del XXXVIII anniversario della Strage, è la prima fase di un progetto articolato in più momenti, che si realizza tramite l’apertura di cantieri-scuola per un arco di tempo di durata biennale: un’occasione, per gli allievi dell’Accademia, di relazionarsi con approcci professionali e finalità differenti, partecipando a un’esperienza qualificante e formativa anche da un punto di vista civico, perché contribuisce a mantenere nel tempo la memoria storica di uno dei fatti più tragici della storia d’Italia.