Raccontare un luogo tanto noto di Tokyo andando oltre gli stereotipi: è questa la "sfida" del reportage fotografico al quale si è dedicato, per oltre due anni, Nicola Tanzini. Una mostra appena inaugurata a Milano e una pubblicazione edita da Contrasto svelano gli esiti del suo lavoro, proprio nei giorni in cui il più grande mercato del pesce del mondo si appresta a uno storico cambio di sede.
È stato a lungo inserito fra le tappe irrinunciabili di un soggiorno nella capitale giapponese: Tsukiji, il più grande mercato ittico del mondo, è uno dei luoghi simbolo di Tokyo. Non a caso, la notizia dell’abbandono della storica sede, che sta avvenendo in questi giorni, sta facendo il giro del mondo, oltre ad aver acceso il dibattito in città. L’imprenditore e fotografo pisano Nicola Tanzini, classe 1964, ha dedicato a questo mercato due anni di lavoro, realizzando un reportage i cui esiti vengono presentati, fino al 4 novembre, a Milano.
Leica Galerie ospita trenta fotografie dell’autore toscano, la cui ricerca si lega al movimento della fotografia umanista e, di conseguenza, si focalizza sulla natura umana e sui suoi comportamenti. Tale attitudine viene attestata anche nel progetto fotografico concepito per Tsukiji: i suoi spazi, in particolare l’area interna, il cosiddetto jonai shijo, e la sua gente sono stati infatti immortali nella fase che precede la chiusura, quando la frenesia che ha scandito le ore lavorative cede il passo a uno stato di sospensione, a una sorta di rallentamento. Si tratta dunque di una narrazione “sospesa tra caos imperante, sforzo fisico e stress mentale“, come ha osservato Benedetta Donato, curatrice della mostra milanese e del volume Nicola Tanzini. Tokyo Tsukiji , edito da Contrasto.
Fondatore del progetto itinerante Street Diaries, il fotografo è un “profondo conoscitore della realtà giapponese e della città di Tokyo in particolare“, ha sottolineato ancora Donato, affermando che le sue opere in bianco e nero “risentono certamente dell’influenza di maestri come Daido Moriyama, inquadrabili nell’ambito della tradizione umanista e della street photography”.
[Immagine in apertura: © Nicola Tanzini, TokyoTsukiji, 2016]