La galleria Luxembourg & Dayan sta per alzare il sipario su una mostra che mette a confronto due grandi artisti del Novecento. Nella cornice del secondo dopoguerra.
Si intitola Sublime Hardware l’esposizione che, dal 3 ottobre all’8 dicembre, animerà gli ambienti della galleria londinese Luxembourg & Dayan. Realizzata in collaborazione con Francesco Bonami, la mostra innesca un dialogo fra due opere cardine del panorama creativo novecentesco, da una parte all’altra dell’Atlantico: “Monument” for V. Tatlin di Dan Flavin e il Cannone Semovente di Pino Pascali.
Realizzati rispettivamente nel 1967 e nel 1965, i lavori affondano le radici nel medesimo clima storico e svelano, nonostante le diverse poetiche dei due autori, la necessità di dare un nuovo significato al gesto di appropriazione artistica nei confronti degli oggetti quotidiani.
Se per Flavin i neon veicolano nuovi approcci al tema della luce, con evidenti richiami alla tradizione illuminista, per Pascali gli oggetti diventano strumento di riflessione sul presente, con giocosa ma lucida ironia ‒ basti pensare alle Armi realizzate in legno e cartone.
Il confronto tra i due è arricchito da un dipinto dell’artista ottocentesco John Frederick Kensett e dal video Natural Mystic (Tomahawk #2) messo a punto nel 2002 da Anri Sala. Un ulteriore rimando al legame di Flavin con l’epoca dei “lumi” e all’indagine di Pascali attorno alla relazione tra guerra e gioco, realtà e fiction.
[Immagine in apertura: Dan Flavin, Monument 7 for V. Tatlin, 1964, phoot by Leylaj via Flickr]