Le sale della Tate Britain si preparano ad accogliere la prima retrospettiva dedicata a Edward Burne-Jones dopo quella del lontano 1933. Offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare due serie di dipinti, eccezionalmente riuniti.
A più di ottant’anni di distanza dall’ultima retrospettiva intitolata dalla Tate a Edward Burne-Jones, la sede della Tate Britain torna a ospitare i suggestivi lavori dell’artista, conosciuto in tutto il mondo come uno degli ultimi preraffaelliti.
Dal 24 ottobre al 24 febbraio 2019, la mostra Edward Burne-Jones ripercorrerà la storia di una personalità e di un movimento che trovava ispirazione nei miti e nelle leggende, nella religione e nell’arte medievale, prendendo le distanze dal fermento industriale che caratterizzava l’epoca vittoriana.
Dai poderosi cicli pittorici agli arazzi ai disegni, la mostra londinese descriverà la parabola di un artista che, insieme all’amico William Morris, fu pioniere dell’arts and crafts movement, cimentandosi non solo nella pittura, ma anche nell’arte orafa e nella realizzazione di vetrate e arazzi.
In particolare, la rassegna accosterà, nella loro interezza, due serie pittoriche molto note: The Briar Rose, del 1890 circa, e Perseus, serie iniziata nel 1875 e rimasta incompiuta. Tutte e quattro le tele che compongono The Briar Rose saranno esposte per la prima volta in una cornice museale, insieme alle tavole dipinte come raccordo, così da ricreare il ciclo ispirato alla fiaba nordica della Bella Addormentata. La serie dedicata al mito di Perseo, invece, rimasta incompiuta, sarà integrata da alcuni disegni preparatori, acquarelli e dipinti aventi il medesimo soggetto.
[Immagine in apertura: Edward Burne-Jones, The Rose Bower, 1885-1890, The Faringdon Collection Trust]