Paul Gauguin e Charles Laval, due artisti in Martinica

5 Ottobre 2018


Correva l’anno 1887 quando Paul Gauguin e il collega e amico Charles Laval si recarono insieme in Martinica. Quel soggiorno, che per Gauguin durò quattro mesi, nonostante le difficoltà, si sarebbe rivelato particolarmente significativo nello sviluppo artistico delle carriere di entrambi. Il Van Gogh Museum di Amsterdam ha scelto di esaminarlo in profondità, dedicandogli l’appuntamento espositivo appena inaugurato.

Aperta fino al 13 gennaio 2019, la mostra Gauguin & Laval in Martinique punta ad assegnare il giusto rilievo a questo “passaggio chiave” della vicenda artistica e professionale dei due pittori, ponendosi in antitesi rispetto alla ridotta attenzione fin qui riservata a questa esperienza sull’isola caraibica. Per la prima volta numerosi disegni e bozzetti di entrambi gli artisti sono presentati insieme, grazie agli importanti prestiti in larga parte provenienti da collezionisti privati, rendendo così possibili anche confronti e analisi.

Delle ottantuno opere selezionate per il progetto, ben sessantacinque sono state concesse da collezioni con sede in dodici diversi Paesi; le restanti sedici sono di proprietà dell’istituzione che ospita la mostra. In particolare, già nel 1887 Vincent van Gogh e suo fratello Theo fecero le prime acquisizioni e, oggi, il Van Gogh Museum possiede importanti opere di entrambi gli autori riferibili al periodo in Martinica. Lontani dalla quotidianità parigina, Gauguin e Laval si lasciarono influenzare dallo stile di vita, più semplice e libero, che trovarono in loco, modificando le rispettive tavolozze e i soggetti raffigurati. Durante l’esotica permanenza, disegnarono e dipinsero l’isola e la sua gente con colori caldi, sperimentando nuove tecniche e composizioni: oltre venti furono i dipinti a olio, ai quali si sommarono disegni, schizzi ed elaborate opere a pastello e gesso.

La dimensione contemporanea dei Caraibi, più complessa rispetto alle “immagini da cartolina” con spiaggia di sabbia e scenografiche palme, viene restituita dell’artista Jean-François Boclé, originario proprio della Martinica, presente nel percorso di visita con un’installazione sul tema della percezione di queste destinazioni, nel passato e nel presente. A Gauguin & Laval in Martinique è associato un catalogo corredato da alcuni contributi scientifici; trattandosi di una mostra senza precedenti ‒ nonché della prima volta in cui un gran numero di opere dei due autori, legate al periodo in Martinica, è esposto insieme ‒ è stata annunciata anche la pubblicazione di un ulteriore volume. Previsto per il 2020, conterrà approfondimenti multidisciplinari a cura di esperti internazionali.

[Immagine in apertura: per la prima volta il dipinto Gli Alberi di Mango, Martinica (Van Gogh Museum, Vincent van Gogh Foundation), realizzato da Paul Gauguin nel 1887, è riunito all’ampio ed elaborato disegno preparatorio a pastello Donne martinicane (1887, collezione privata). Photo Jan-Kees Steenman]