Circa 75 tra manifesti, stampe, dipinti e disegni realizzati da Toulouse-Lautrec e dai suoi contemporanei sono in mostra a Edimburgo, dando vita un affascinante viaggio nella Parigi della Belle Époque. Tra cabaret, caffè, sale da ballo e l'umanità che popolava il pittoresco quartiere di Montmartre.
Dalla Francia alla Scozia, seguendo le atmosfere della Ville Lumière fin de siècle: a riportare in vita il ritmo, i volti e lo stile di un periodo irripetibile nella storia della capitale francese sono i manifesti, le litografie e le stampe dal sapore bohémienne della mostra Pin-Ups: Toulouse-Lautrec and the Art of Celebrity. Per la prima volta, la Scottish National Gallery di Edimburgo ‒ istituzione compresa nel circuito delle National Galleries of Scotland ‒ prende in esame la produzione artistica di uno dei più iconici autori della cosiddetta Belle Époque.
L’appuntamento espositivo riunisce anche le opere di altri innovatori del genere dell’illustrazione, tra Ottocento e Novecento. Sono circa 75 i lavori presentati in questa occasione, tra manifesti, stampe, dipinti e disegni: a realizzarli, oltre a Toulouse-Lautrec, autori suoi contemporanei, come Pierre Bonnard, Théophile Alexandre Steinlen e Jules Chéret, considerato il “padre del manifesto moderno”. Nel percorso di visita, inoltre, sono inclusi gli interventi di artisti britannici attratti dalla dinamica cultura dei caffè di Parigi, come Walter Sickert, Arthur Melville, J D Fergusson e William Nicholson.
Aperta fino al 20 gennaio, la rassegna si concentra in modo particolare su Henri de Toulouse-Lautrec, analizzandone il profilo biografico e professionale. Originario della zona sud-ovest della Francia, apparteneva a una famiglia agiata; per tutta la sua breve esistenza ‒ scomparve prima di compiere 37 anni ‒ dovette convivere con gravi problemi di salute. Lo spiccato talento artistico, rafforzato anche dalla formazione ricevuta, lo rese un innovatore nel genere dei manifesti, ancora oggi fortemente identificativi della sua produzione. Osservatore ‒ ed estimatore ‒ della vita parigina del suo tempo, trovò fra i vicoli e i locali di Montmartre il proprio microcosmo di riferimento: osservando i suoi lavori si può cogliere lo spirito della città sul finire dell’Ottocento, con i suoi cabaret, le sue sale da ballo, i suoi caffè e l’eterogenea umanità che la componeva. Luoghi come Le Moulin Rouge e Le Chat Noir sono definitivamente entrati nella leggenda anche grazie al contributo di Toulouse-Lautrec.
Pin-Ups: Toulouse-Lautrec and the Art of Celebrity, oltre a mettere in evidenza “l’eleganza e l’inventiva dei brillanti progetti di Toulouse-Lautrec“, come ha dichiarato Christopher Baker ‒ direttore della European and Scottish Art and Portraiture presso le National Galleries of Scotland ‒, intende porre l’accento anche sulle tecniche e sui progressi che si registrarono nel settore della stampa in quel periodo.
[Immagine in apertura: Henri de Toulouse-Lautrec, Troupe de Mlle Églantine, 1895-96, fonte Wikipedia]