Da sempre interessato alle dinamiche dell’infanzia, l’artista albese sbarca nella sua città d’origine con una mostra che ripercorre la realizzazione del suo nuovo lavoro cinematografico, intitolato “La giostra di Nina”.
È una narrazione intensa e suggestiva quella proposta da La storia di Nina, la mostra personale di Valerio Berruti curata da Arturo Galansino e ospitata dalla Chiesa di San Domenico ad Alba, durante la prestigiosa Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Fino al 25 novembre, il pubblico potrà scoprire il “dietro le quinte” della nuova opera cinematografica di Berruti, La giostra di Nina, prodotta da Sky Arte.
La mostra, infatti, racconta origini e sviluppo del film d’animazione basato su una sequenza di circa 3mila disegni, uniti dalla sceneggiatura tratta da un racconto di Filippo Bessone e incentrati sulle vicende di Nina, una piccola giostraia costretta a lavorare dal nonno, e di Geppo, un ragazzone dall’animo infantile. Contribuisce a rendere il tutto ancora più emozionante la colonna sonora ideata da Ludovico Einaudi, coinvolto dall’artista sin dalla fase iniziale del progetto.
La mostra albese affianca alla giostra realizzata da Berruti per disegnare i fotogrammi del cortometraggio ‒ un’installazione del diametro di sette metri, ispirata alle giostre a carosello e animata non dai tipici cavalli ma da una girandola di uccellini ‒ alcuni fotogrammi del film e un estratto del documentario ideato da Francesca Priori per Sky Arte che illustra l’intero progetto. “Per la prima volta i più piccoli non sono il mio soggetto privilegiato, ma lo è uno dei principali simboli dell’infanzia”, ha dichiarato l’artista, “questa mostra permetterà a tutti i bambini di diventare parte integrante della mia opera salendo sugli uccellini e completando così, con un atto performativo, la mia installazione”.