Si basa sul celeberrimo romanzo di Jack London la pellicola da poco sbarcata nelle sale cinematografiche nostrane. Una storia di formazione che mette in dialogo l’universo animale e quello umano. Con un narratore d'eccezione, Toni Servillo.
Porta la firma del regista Alexandre Espigares il film di animazione Zanna Bianca, giunto sui grandi schermi italiani pochi giorni fa e ispirato all’omonimo romanzo di Jack London, dato alle stampe nel 1906. La trama ruota attorno a un cucciolo di lupo, il cui sangue è per un quarto di cane, costretto a fare i conti con le tante – e non sempre piacevoli – sfumature dell’animo umano.
Dopo essere cresciuto nelle terre innevate del Grande Nord, Zanna Bianca è accolto da Castoro Grigio e dalla sua tribù di nativi americani. Ben presto, però, il lupo finisce nelle mani di un individuo crudele, che vuole trasformarlo in un cane da combattimento. Solo al termine della sua vita Zanna Bianca potrà ritrovare una nuova serenità, liberandosi dal gioco delle violenza che fin troppo spesso l’uomo sa imporre agli animali e non solo.
A rendere speciale la versione italiana contribuisce la voce narrante di Toni Servillo, che interpreta le pagine scritte da Jack London, restituendone la bellezza e la profondità, esaltate da un racconto filmico nel quale il rapporto fra animali e uomini è tratteggiato con estrema schiettezza.