Attraverso la maglia d'acciaio lo scultore spagnolo ha disegnato volti incompleti che, fino al 3 marzo, si misurano con l'architettura del Palacio de Cristal.
Con Jaume Plensa. Invisibles, il Palacio de Cristal a Madrid accoglie il mondo magico e sognante dello scultore spagnolo Jaume Plensa.
Originario di Barcellona, dove è nato nel 1955, l’artista è noto per la speciale combinazione di spiritualità, evocazione del corpo e della memoria collettiva: sono queste le fonti primarie identificative della sua produzione.
Con questa nuova monografica, aperta al pubblico fino al 3 marzo, i visitatori hanno l’opportunità di riflettere sul tema dell’invisibile, a partire dal punto di vista di Plensa.
In questa sede espositiva sono infatti riunite sculture realizzata in maglia d’acciaio che “conquistano lo spazio” assumendo la forma di volti incompleti e di figure sospese nell’aria. Attraversate dalla luce, sospese nel tempo, offrono una attestazione dell’interesse dell’autore verso lo studio della condizione umana e, più in particolare, della sua natura effimera, temporanea, caduca.
Dopo la prima mostra personale alla Fundació Joan Miró di Barcellona, nel 1980, l’artista spagnolo ha esposto in musei di tutto il mondo, proponendo una “costellazione” di opere per le quali ha impegnato una pluralità di supporti e tecnica: acciaio, ghisa, resina, vetro, acqua, persino il suono rientrano nella “gamma” dei materiali con i quali si è misurato, dando vita anche a lavori di dimensioni considerevoli destinati allo spazio pubblico; è il caso della Crown Fountain di Chicago, risalente al 2004.
Il suo slancio sperimentatore lo ha portato a realizzare opere intense anche nel campo dell’incisione, del disegno, della sound art, del video e della scenografia.
[Immagine in apertura: Jaume Plensa, Invisible, 2018 © Jaume Plensa, VEGAP, Madrid, 2018]