Farà tappa anche al Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, "Gauguin: A Spiritual Journey", la mostra con cui il Fine Arts Museums of San Francisco esplora due temi chiavi della produzione di Gauguin: le relazioni tra lavoro e vita; la ricerca della spiritualità, anche attraverso le culture che ha conosciuto in prima persona. A partire dal 17 novembre.
Sono incluse anche 15 ceramiche sperimentali e complesse sculture in legno, intervallate da fotografie d’epoca e brani tratti dalle lettere, nel percorso espositivo della prima mostra che il Fine Arts Museums di San Francisco dedica all’opera e alla figura di Paul Gauguin. Fino al 7 aprile, il museo statunitense farà luce su due poli tematici fondamentali di un autore dal tratto riconoscibile, scomparso nel 1903. Le relazioni che hanno plasmato la sua esistenza e il suo lavoro, insieme alla sua ricerca della spiritualità – da cogliere sia nella sua cultura di appartenenza, sia in quelle incontrate nei Paesi visitati – costituiscono infatti i focus attorno ai quali si articola Gauguin: A Spiritual Journey.
Curata da Christina Hellmich del Fine Arts Museums di San Francisco, la mostra è il risultato di una speciale partnership siglata con il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, che accoglierà l’esposizione dopo il debutto statunitense. Pittore e incisore, l’artista francese che conobbe da vicino popoli e culture dell’arte del Pacifico, rimanendone fortemente influenzato, viene presentato anche nella veste – meno nota – di scultore.
Alla sua permanenza all’estero la mostra dedica particolare attenzione, ripercorrendo le tappe in Nuova Zelanda, a Tahiti e nelle Isole Marchesi, appartenenti alla Polinesia francese.
L’obiettivo di una più completa conoscenza di queste zone del pianeta viene perseguito nella mostra attraverso il lavoro dell’artista interdisciplinare Yuki Kihara, originario di Sāmoa, incaricato di mettere a punto un nuovo lavoro-video per questo appuntamento. Girato nell’isola di Upolu, proprio a Sāmoa, si intitola First Impressions: Paul Gauguin e propone un’analisi delle opere realizzate da Gauguin durante la sua permanenza nel Pacifico.
“Sono lieta di poter evidenziare alcuni aspetti meno noti della sua vita, tra cui il ruolo della moglie nella sua carriera, e offrire prospettive contemporanee attraverso questa installazione video“, ha sottolineato la curatrice, precisando che “le straordinarie opere di arte māori, marchesiana e tahitiana della nostra collezione permetteranno ai visitatori di conoscere il fervente interesse di Gauguin per l’arte e la spiritualità dell’Oceania“.
[Immagine in apertura: Paul Gauguin, Reclining Tahitian Women, 1894 © Ny Carlsberg Glyptotek]