In 25 anni di carriera, la fotocamera di David 'Chim' Seymour ha ripreso tutti i maggiori avvenimenti della prima metà del Novecento. Finalmente, un museo europeo dedica all'autore polacco-statunitense una grande mostra retrospettiva, aperta al pubblico fino al prossimo 10 marzo.
Tra i fondatori di Magnum Photos, nel 1947, non figuravano soltanto Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson. Se questi nomi sono più noti al pubblico europeo, è giunto il momento di prestare la dovuta attenzione al terzo membro del gruppo di fotografi e amici che diede vita alla storica agenzia fotogiornalistica. Stiamo parlando di David ‘Chim’ Seymour, autore polacco-statunitense cui finalmente un museo del Vecchio Continente – il Jewish Historical Museum di Amsterdam – dedica una grande mostra retrospettiva, aperta al pubblico fino al prossimo 10 marzo.
L’esposizione è intitolata significativamente Chim (David Seymour): Legendary Photojournalist. Perché, di fatto, in 25 anni di carriera – dai primi anni Trenta alla scomparsa improvvisa, avvenuta nel 1956 mentre era in Egitto sul fronte della crisi di Suez – la fotocamera di Chim ha ripreso tutti i maggiori avvenimenti della prima metà del Novecento. Seymour era in Spagna durante la guerra civile, ha documentato i traumi e la ricostruzione dell’Europa in seguito alla seconda guerra mondiale e la costituzione del nascente Stato di Israele; oltre a essere particolarmente coinvolto nelle vicende storiche, però, ha dedicato reportage anche a star del cinema come Ingrid Bergman e Sophia Loren.
Non stupisce, insomma, che tra i suoi “datori di lavoro” figurino i più prestigiosi magazine dell’epoca – da Life a Paris Match – e persino l’UNESCO, che a Seymour commissionò nel 1948 un reportage sui bambini vittime della guerra in Grecia, Italia, Ungheria, Austria e Polonia.
Ricorrendo a una scelta originale dei soggetti – spesso ai margini della storia – come allo studio accurato di composizione, taglio e illuminazione negli scatti, il “leggendario fotogiornalista” ha saputo come pochi altri raccontare gli eventi attraverso le immagini, convogliando in esse messaggi intellettuali ed emotivi, universali eppure strettamente legati ai fatti.
[Immagine in apertura: Bambini giocano a Omaha Beach, Normandia, Francia, 1947 © Chim (David Seymour) / Magnum Photos. Courtesy Chim Estate]