Com'era Milano tra il 1961 e il 1971? Quali aspetti peculiari del suo tessuto urbano sono ancora oggi visibili e quali, al contrario, sono ormai scomparsi per sempre? Una quarantina di fotografie, opera di Virgilio Carnisio, riportano indietro il tempo fino a quel preciso frangente storico.
Primo fine settimana di apertura, nella sede del MUFOCO di Villa Ghirlanda, a Cinisello Balsamo, per il progetto espositivo che riunisce le opere fotografiche, recentemente acquisite dal Museo di Fotografia Contemporanea, di Virgilio Carnisio. Nato a Milano nel 1938, questo autore ha iniziato a misurarsi con il medium fotografico all’inizio degli anni Sessanta. Ad alimentare la sua passione fu il desiderio di “mappare” la sua città d’origine, al centro in quel periodo di vari processi edificatori che ne avrebbe cambiato il volto, allo scopo di coglierne l’essenza e le peculiarità del tessuto urbano.
Quell’iniziale spinta documentaristica ha continuato a guidare lo sguardo fotografico di Carnisio, il cui lavoro ancora oggi segue il medesimo criterio, anche in anni più recenti. Il fotografo ho così continuato a focalizzarsi sulle radicali trasformazioni che attraversano Milano, oggi come ieri.
L’interesse per la fotografia documentaria ha incoraggiato Carnisio anche a realizzare reportage in bianco e nero, di impostazione prevalentemente sociale, in vari luoghi d’Italia e oltre i confini nazionali, in Europa, Asia, America. Con all’attivo 28 libri fotografici, oltre 100 mostre collettive e 190 mostre personali, presso istituzioni nazionali ed estere, in questa sede espositiva Virgilio Carnisio presenta una quarantina di immagini relative alla sua azione di analisi e documentazione del contesto milanese. Realizzate tra il 1961 e 1971, queste opere prendono in esame peculiari aspetti del tessuto urbano milanese, ritratto nei i suoi cortili, nelle iconiche case di ringhiera, nella dimensione conviviale delle osterie e dei negozi.
Virgilio Carnisio. Milano 1961-1971 sarà visitabile dal 25 novembre al 13 gennaio 2019.
[Immagine in apertura: Virgilio Carnisio, Alzaia Naviglio Grande 46, 1969]