Il giro del mondo in compagnia dell’artista-viaggiatore Titouan Lamazou

24 Novembre 2018

© Titouan Lamazou, Edouard Glissant, 2017. Atelier, France. Huile sur papier marouflé sur toile, 76 x 56 cm

Fino al 10 febbraio 2019, il Musée du quai Branly ‒ Jacques Chirac di Parigi fa da sfondo a una mostra carica di fascino, Le Bateau-atelier de Titouan Lamazou, curata da Jean de Loisy. Un vero e proprio viaggio alla scoperta degli itinerari percorsi dall’artista originario di Casablanca durante la sua esistenza, fin da quando, appena diciottenne, intraprese il suo primo viaggio per mare.

Una trentina di opere inedite, declinate come di consueto da Lamazou attraverso il linguaggio della pittura, del disegno, della fotografia e della scrittura, entrano in dialogo con i lavori di Peter Doig, J. Creuzet, Jean-Michel Alberola, Paul Gauguin, Henri Matisse, con le parole di Jack London, Patrick Chamoiseau, Edouard Glissant, Chantal Spitz e con manufatti di origine oceanica, dando vita a una conversazione creativa sul tema della Natura e dell’uomo.

© Titouan Lamazou, Ayla, 2017. Hiva Oa, Archipel des Marquises. Huile sur papier marouflé sur toile, 76 x 56 cm.

I medesimi temi ispirano la poetica di Lamazou, nominato dall’UNESCO Artista per la Pace nel 2003 nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna, grazie al suo talento nel rappresentare la figura femminile nelle molte sfumature che la caratterizzano e secondo un principio di totale uguaglianza fra i generi.

Uguaglianza e senso di dialogo sono anche alla base dell’ambizioso progetto da cui la rassegna parigina trae il titolo. Sognato da Lamazou per oltre 20 anni, finalmente il suo sospirato Bateau-atelier prenderà il largo nel 2020 sotto l’alto patronato dell’UNESCO, ospitando a bordo artisti e ricercatori impegnati in una riflessione sul presente e sulle sorti del nostro pianeta.
Un prototipo di questa “istituzione artistica itinerante” viene presentato al pubblico per la prima volta proprio a Parigi, all’interno del percorso espositivo.

[Immagine in apertura: © Titouan Lamazou, Edouard Glissant, particolare, 2017. Atelier, France. Immagine nell’articolo: © Titouan Lamazou, Ayla, 2017. Hiva Oa, Archipel des Marquises]