La GAM di Milano ospita la mostra-confronto tra le quattro versioni di un’importante opera di Francesco Hayez, l’ultima delle quali è stata oggetto di una fondamentale riscoperta.
C’è tempo fino al 17 febbraio per ammirare la mostra allestita lungo il percorso espositivo permanente della GAM di Milano. Hayez. Un capolavoro ritrovato prende le mosse dalla ricomparsa della quarta versione di Valenzia Gradenigo davanti agli inquisitori, realizzata nel 1845 e messa a confronto, per la prima volta, con le altre varianti dell’opera pittorica.
Scoperta sul mercato antiquario da una collezionista e attribuita a Francesco Hayez, la quarta versione si unisce così alle precedenti, chiudendo il cerchio di una saga iniziata dall’artista nel 1832.
Il soggetto richiama alcuni temi cardine della ricerca pittorica di Hayez, calata nel panorama del Romanticismo italiano.
L’azione ruota attorno alla vicenda di Valenzia Gradenigo: colpevole di aver tentato di salvare l’amato Antonio Foscarini, ambasciatore della Repubblica di Venezia condannato per tradimento nel 1622, la donna viene portata al cospetto dei giudici dell’Inquisizione, tra cui figura il padre, davanti al quale la Gradenigo sviene.
L’episodio è ispirato al romanzo francese Foscarini ou le patricien de Venise e mette in luce non solo il legame tra Hayez e la storia veneziana, ma anche lo spostamento della sua pittura su binari più romanzeschi e su atmosfere di matrice romantica.