La carriera di uno dei più importanti fotografi del secolo scorso è al centro della mostra ospite di Cava de’ Tirreni. Un viaggio alla scoperta di immagini entrate nella recente storia per immagini.
Sono 70 gli scatti che compongono la mostra Robert Doisneu. Pescatore d’immagini, allestita presso il Monastero San Giovanni al Borgo Grande di Cava de’ Tirreni dal primo dicembre al 3 marzo 2019. Curata dall’Atelier Robert Doisneau ‒ Francine Deroudille ed Annette Doisneau ‒ in collaborazione con Piero Pozzi e con il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni, l’esposizione getta nuova luce sulla carriera di un fotografo inimitabile.
La rassegna catapulterà il pubblico nelle atmosfere parigine evocate da Doisneau, lungo le rive della Senna, per le strade, nei bistrot, fianco a fianco con i soggetti scelti dal fotografo: donne, uomini, bambini e animali, immersi in una città senza tempo qual è la Ville Lumière.
In linea con una sua nota affermazione ‒ “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade” ‒ Doisneau era affascinato dalla vita brulicante nella cornice urbana in cui era immerso, restituendone le sfumature e i protagonisti. Celeberrimo lo scatto che immortala l’amico Jacques Prévert seduto al tavolino di un bar con il fedele cane e l’amata sigaretta.
Un altro scatto passato alla Storia è il Bacio dell’Hotel de Ville, del 1950: a lungo ritenuta un emblema del talento di Doisneau nell’eternare la fugacità dell’attimo ‒ una giovane coppia che si scambia un bacio davanti al municipio di Parigi, attorniata dall’incedere rapido dei passanti ‒ l’opera non fu in realtà realizzata per caso. Doisneau stava confezionando un servizio fotografico per la rivista americana Life e chiese ai due ragazzi di posare per lui.
[Immagine in apertura: Robert Doisneau, Les tabliers de Rivoli, Paris 1978 © Atelier Robert Doisneau]